Sottopasso,
l’operazione
è riuscita

di Lino Febbrari
I  manufatti in cemento posizionati al di sotto della linea ferroviaria che collega Brescia con EdoloOperai e macchine hanno operato anche di notte per ridurre al minimo i disagi per i convogli in transito
I manufatti in cemento posizionati al di sotto della linea ferroviaria che collega Brescia con EdoloOperai e macchine hanno operato anche di notte per ridurre al minimo i disagi per i convogli in transito
I  manufatti in cemento posizionati al di sotto della linea ferroviaria che collega Brescia con EdoloOperai e macchine hanno operato anche di notte per ridurre al minimo i disagi per i convogli in transito
I manufatti in cemento posizionati al di sotto della linea ferroviaria che collega Brescia con EdoloOperai e macchine hanno operato anche di notte per ridurre al minimo i disagi per i convogli in transito

A tempo di record a Sonico sono stati posizionati i prefabbricati del sottopasso ferroviario realizzato all’ingresso del paese. Dopo poco più di quarantotto ore di interruzione della linea, il primo treno è passato attorno alle 10 di ieri. I lavori erano iniziati nella tarda serata di venerdì, una volta transitato l’ultimo convoglio diretto a Edolo e ripartito per Malonno qualche minuto dopo essere arrivato al capolinea. Gli operai di Ferrovie Nord, coi colleghi dell’impresa Lanzetti di Ceto, hanno rimosso i binari per circa una quindicina di metri. Poi sono intervenuti gli escavatori, che hanno sbancato la massicciata per creare lo spazio necessario ad accogliere gli elementi che, uno dopo l’altro, sono andati a comporre il breve tunnel. Il manufatto, non appena completato con le finiture che sono previste nel progetto (scale, scivoli per biciclette e arredo urbano), consentirà di accorciare il tragitto ai residenti in zona per raggiungere dalla Statale le abitazioni e agli amanti delle due ruote la ciclovia dell’Oglio. Un’opera significativa, che ha comportato una spesa di circa 120mila euro e che si aggiunge alle altre realizzate recentemente nel tratto che va dalla località Crist alla rotonda. Ricordiamo ad esempio la demolizione e la bonifica dei vecchi piani scaricatori e delle vetuste baracche, alcune delle quali risalenti addirittura a prima della seconda guerra mondiale, il tratto di marciapiedi a fianco della nazionale e la nuova passerella ciclopedonale sulla Val Rabbia (la precedente fu spazzata via alla fine del mese di luglio del 2012 dalle enormi colate detritiche che distrussero anche il ponte di Rino). Tutti questi interventi sono costati circa mezzo milione di euro, il 60% grazie a contributi di enti superiori e il 40% da risorse del Comune. MA QUALE SARÀ il destino della grande area riqualificata alle porte dell’abitato? Finora non è stato assolutamente deciso nulla in merito. Toccherà al prossimo consiglio comunale confrontarsi con la cittadinanza e scegliere poi la soluzione più condivisa. In merito infine alle diverse critiche che bollano gli interventi appena terminati o in via di completamento come un’operazione di mera propaganda elettorale, il sindaco replica così: «Non credo proprio sia campagna elettorale - sbotta Gian Battista Pasquini - Si tratta di opere iniziate tre anni fa, con una lunga trafila burocratica e di autorizzazioni che purtroppo ha portato a poter indire gli appalti solo recentemente. Il risultato è tangibile - conclude il primo cittadino uscente - cose ben fatte e che servono alla gente di Sonico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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