Una missione sul ghiaccio ma per tenersi in forma

Un momento dell’esercitazione sul ghiaccio di Vezza d’Oglio
Un momento dell’esercitazione sul ghiaccio di Vezza d’Oglio
Un momento dell’esercitazione sul ghiaccio di Vezza d’Oglio
Un momento dell’esercitazione sul ghiaccio di Vezza d’Oglio

È una stagione che non finisce mai quella delle esercitazioni del personale del Soccorso alpino e speleologico. Non solo in Valcamonica; ma parlando proprio di questo territorio, Vezza d’Oglio ha fatto nei giorni scorsi da sfondo a un nuovo evento. «L’attività, necessaria per mantenere l’addestramento e la formazione che servono per un esito positivo degli interventi è organizzata con piccoli gruppi e nel rispetto degli attuali protocolli - ricordano dal Cnsas -, e nelle ultime settimane, la quinta Delegazione bresciana ha approfondito le tecniche di soccorso sulle cascate di ghiaccio». Dopo una prima parte dedicata alla formazione si è passati alle simulazioni, che hanno avuto come sfondo la Val Paghera di Vezza d’Oglio: un’area caratterizzata proprio dalla presenza di numerose cadute d’acqua trasformate in pareti che in questo periodo richiamamo molti praticanti dell’ice climbing. «Raggiungere velocemente la zona dell’evento - aggiungono dal corpo - individuare la cordata in difficoltà e mettere in sicurezza gli infortunati sono tutti aspetti che impegnano molto i nostri tecnici. L’intervento su ghiaccio è sempre complesso e necessita di esperienza e professionalità». A fianco dei soccorritori c’erano gli istruttori sanitari del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, nel ruolo di supervisori ma anche per garantire il rispetto dei protocolli. •.

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