«Vagabondare» fino a Cima Verda in un eden di colorati fiori e farfalle

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Una  farfalla tra erbe e fiori
Una farfalla tra erbe e fiori
Una  farfalla tra erbe e fiori
Una farfalla tra erbe e fiori

Continuiamo la bella camminata tra le montagne del Mortirolo. Dalla panoramica vetta di Cima Verda raggiunta con l'itinerario descritto la scorsa settimana dobbiamo ora raggiungere un altra panoramica vetta, la Cima Cadì. Nulla vieta ovviamente a chi fosse già stanco, da Cima Verde tornare direttamente a Malga Boschetto e quindi all'auto ma sarebbe un peccato. Ricordiamo che data l'assenza di sentieri l'escursione è da affrontare con condizioni di tempo e buono e che in caso di nebbia i problemi di orientamento non sono trascurabili. Dalla vetta di Cima Verda scendiamo lungo la cresta sudovest già percorsa in salita e raggiungiamo la nuovamente la Sella Senza Nome. Lasciamo a destra la traccia di sentiero che scende a Malga Boschetto e si segue a sinistra un’altra traccia di sentiero che si porta sul versante della Val Sternorio e del Mortirolo. Dopo qualche decina di metri saliamo a destra lungo una dorsale dove le tracce di passaggio sono quasi inesistenti. Evitando alcuni affioramenti rocciosi e passando per i tratti più comodi, senza percorso obbligato, raggiungiamo la dorsale Nord di Cima Cadì. Il percorso si fa ora meno ripido; si segue la dorsale superando alcune piccole pietraie. Incredibili le fioriture multicolorate in mezzo all'erba dove svolazzano farfalle che ci accompagnano sin quasi in vetta dove troviamo un grosso ometto ed un trespolo del soccorso alpino. Dopo aver ammirato il grandioso panorama che va dal Bernina all'Adamello ed aver lanciato uno sguardo alla vicina Cima Verda salita in precedenza si torna. La discesa può essere fatta per lo stesso percorso di salita. Chi non disdegna i terreni accidentati e gli itinerari senza sentiero, chi ha la vocazione dell'esplorazione può scendere invece oppure, dalla vetta di Cima Cadì, si può scendere, senza percorso obbligato, per la cresta Sud detta anche Costa Bella. Per la linea di massima pendenza, per tracce poco evidenti, si supera una pietraia e si scende su erba, cespugli e piccole pietraie sino a circa 2300 metri di quota. Da qui si accosta gradatamente a destra continuando la discesa e raggiungendo la larga sella tra la Cima Cadì e il Motto Alto. Raggiunta la sella un sentiero scende nell'ampio vallone e raggiunge la strada sterrata nei pressi della Malga Boschetto. Lungo la strada già percorsa in salita ritorniamo a La Motta. •

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