Piazze e vie, l’origine dei nomi

di A.GAT.
Una via della frazione gavardese di Marzatica
Una via della frazione gavardese di Marzatica
Una via della frazione gavardese di Marzatica
Una via della frazione gavardese di Marzatica

Perché la frazione di Marzatica si chiama proprio così? E quali sono le origini di via dell’Argilla? E ancora: via del Colle e il largo Ponte, via Molino e il Borgo del Quadrel, la località di San Carlo, via Tarello, via Vecchino, via Maldoff e altre. Per rispondere a dubbi e domande dei compaesani, partirà mercoledì sera - dalle 20 sulla pagina Facebook di Area 63 Gavardo, il portale istituzionale dell’area Servizi alla persona - la prima stagione di «Via Vai», il report in dieci episodi che accompagnerà gli spettatori social alla scoperta della storia dei toponimi di Gavardo, capoluogo e frazioni, raccontando aneddoti e curiosità di strade, vicoli, vie, contrade e borghi, dai luoghi più conosciuti a frequentati a quelli ormai (quasi) disabitati, in campagna e in periferia. La singolare e curiosa iniziativa è promossa dall’assessorato alla Cultura e relativa commissione, e prende spunto dal libro «Le vie di Gavardo. Ogni nome una storia» di Emilia Nicoli, professoressa delle scuole medie che una dozzina d’anni fa coinvolse i suoi studenti nella ricostruzione delle origini e delle vicissitudini di numerose strade del paese, un progetto di «geostoria» che venne addirittura patrocinato dal ministero dell’Istruzione. Il progetto «Via Vai», alla sua prima edizione, intanto ha già raccolto le origini (e non solo) di 10 vie storiche del paese: ai toni documentaristici, la didattica sulla storia e a varie pillole di toponomastica si alterneranno anche le testimonianze dei residenti che vivono e abitano quelle stesse vie, dove spesso sono nati e cresciuti. Come detto, il primo appuntamento sarà mercoledì sera, 14 ottobre (online dalle 20): sempre di mercoledì anche gli episodi successivi, stesso posto e stessa ora. •

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