«Un professionista speciale ammirato da tutti in azienda»

di M.PAS.
I resti del motore del velivolo
I resti del motore del velivolo
I resti del motore del velivolo
I resti del motore del velivolo

Giorgio Oliva è un pilota esperto: ha conseguito il brevetto da 12 anni ed ha alle spalle moltissime ore di volo. In passato ha messo a disposizione della Polizia locale il proprio elicottero e la sua esperienza collaborando a operazioni di controllo, osservazione e sorveglianza dall’alto dei cieli. Per questo tutti a Odolo non hanno dubbi: l’incidente in cui è rimasto ferito il titolare della Olifer e che è costato la vita all’amico Alfredo Buda è stato provocato da un guasto. «Abbiamo cominciato a preoccuparci - raccontano i colleghi di Buda, manager responsabile dei Servizi qualità dell’acciaieria Iro - domenica sera, quando la compagna di Alfredo che abitava a Castel Mella ci ha chiamato per avvisarci che da un po’ stava continuando a cercare di contattarlo al cellulare, ma questo rimaneva muto. Con il trascorrere delle ore sono filtrate le prime notizie della sciagura. Abbiamo saputo della morte di Alfredo e che Giorgio si era salvato miracolosamente». Alfredo Buda e Giorgio Oliva erano amici accomunati dalla passione per lo sci. Da quando la Olifer tre anni fa era entrata con una cordata nella Iro, il rapporto si era rafforzato. La vittima era un punto di riferimento nell’azienda: in veste di responsabile della sicurezza aveva dimostrato tutte le sue capacità durante l’emergenza Covid 19. Nel tempo libero amava andare a pesca, inforcare gli sci o dedicarsi ad escursioni in montagna. Una persona riservata, ma di grandi qualità professionali e umane. Era membro attivo del Comitato Tecnico Ambiente e Sicurezza dell’Associazione Italiana di Metallurgia ed aveva contribuito alla stesura dei protocolli di sicurezza. «La nostra società - si legge in una nota della Olifin spa -, aveva avuto l’occasione di apprezzare le qualità professionali e di ammirare le doti personali di Alfredo Buda». Giorgio Oliva è il vicepresidente dell’azienda lanciata dal padre Carlo, pioniere della siderurgia della Valsabbia. E guida inoltre la Olifin, azienda madre che controlla, oltre alla Iro, anche la Olifer e la Olivat. Sposato con Franca Dolci e padre di 3 figli, Camilla (che ha già reso nonni mamma e papà), Giulia e Nicola, il più giovane, ventenne studente universitario. C’è poi il fratello Michelangelo. Ora per i famigliari di Giorgio c’è la difficoltà di raggiungerlo a Berna in ospedale, vista la complessa procedura prevista per l’entrata in Svizzera a causa dell’emergenza da Covid-19 che impone al confine rigide miusure di profilassi. •

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