POLITICA

Montecitorio aspetta il neo onorevole Micheli

Concesio  Il neo deputato leghista Matteo Micheli
Concesio Il neo deputato leghista Matteo Micheli
Concesio  Il neo deputato leghista Matteo Micheli
Concesio Il neo deputato leghista Matteo Micheli

•• Quando lo incrociano lungo le strade di Concesio da sempre c’è qualcuno che lo chiama amichevolmente «onorevole» per via della sua ventennale militanza nel Carroccio, ma in pochi sanno che da mercoledì, l’assessore comunale al Bilancio Matteo Micheli, classe 1979, sarà realmente nominato deputato della Repubblica italiana. Prenderà il posto del collega Guido Guidesi, richiamato in Regione per il rimpasto di inizio anno (quello che tra le altre cose ha causato l’arrivo ai vertici del Pirellone di Letizia Moratti). E così, dopo quattro mandati all’opposizione in consiglio comunale e dopo appena due anni di maggioranza, per Micheli inizia una nuova avventura nella cornice di Montecitorio. Per ricoprire questo incarico ha dovuto prendersi una pausa lavorativa dall’azienda Gnutti Cirillo per la quale lavora da anni come export manager, ma il suo impegno per Concesio proseguirà come sempre. La carriera politica di Micheli, da sempre leghista convintissimo, è iniziata ancora ai tempi della scuola superiore, quando frequentava il «Primo Levi» di Sarezzo, ed è poi proseguita negli anni nell’università a Brescia, dove si è laureato in Economia e commercio. Il suo esordio , ricorda, è stato mite e silenzioso perché è fermamente convinto che «all’inizio si debba osservare e imparare», poi, però, si è scatenato. E chi negli ultimi 20 anni lo ha visto all’opera in consiglio comunale lo può testimoniare. «In passato ero convinto di potermi dedicare h24 alla politica, poi mi sono scontrato con la realtà - racconta il quasi parlamentare -. Da giovane andavo su tutte le furie quando sentivo i media descrivere la Lega in modo strampalato (era la fine degli anni ’90 ndr) giocando (al ribasso) sui numeri». Ha iniziato come responsabile dei giovani padani della Valtrompia, poi si è dedicato per 11 anni alla sezione provinciale formando circa 500 giovani. Un lavoro che ha fatto nascere l’attuale dirigenza provinciale. Nel frattempo, come dicevamo, ha fatto una lunga gavetta nel gruppo di minoranza, fino alla vittoria alle comunali nel 2019. È anche consigliere provinciale e capogruppo per il centrodestra. Insomma: per la Lega nord è sempre stato una figura di riferimento e i pezzi grossi hanno deciso che era arrivato il suo momento. Ad annunciargli questa opportunità è stato direttamente Matteo Salvini con una telefonata a inizio anno. Ma prima di accettare Micheli ha voluto fare alcune valutazioni. Bisognava attendere le dimissioni di Guidesi, chiedere l’aspettativa in azienda e soprattutto capire se il rischio di elezioni anticipate potesse davvero concretizzarsi azzerando il senso del suo incarico romano. «Non è stata una scelta fatta a cuor leggero - dichiara -. Ci sono state settimane in cui il rischio elezioni era reale, e poi c’era la questione del lavoro che faccio con passione da quasi 20 anni. Ho sempre amato la politica, ma ho vissuto d’altro fino a oggi». Ed è proprio questa la filosofia con la quale vuole presentarsi a Roma: un uomo che conosce il valore del lavoro, le reali esigenze della gente e delle imprese, con un forte attaccamento al territorio in cui vive e che ben conosce. Assicura che saprà essere umile, ma che non starà zitto e porterà nei palazzi della politica i bisogni di quello che definisce un «territorio martoriato». Mercoledì partirà per Roma per la nomina ufficiale; giovedì parteciperà al varo del nuovo Governo votando la fiducia al premier Mario Draghi. •.

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