CONCESIO

Un «salvagente» per il Mella: il depuratore di valle è in arrivo

di Marco Benasseni
Nessuno si sbilancia sull'avvio ma l'Asvt conferma il rispetto dei tempi realizzativi fissati. L'impianto dimensionato per servire 85 mila persone dovrebbe partire entro fine anno
Un’immagine aerea dell’impianto comprensorialeUna vista «frontale» del depuratore della Valtrompia in realizzazione a Concesio
Un’immagine aerea dell’impianto comprensorialeUna vista «frontale» del depuratore della Valtrompia in realizzazione a Concesio
Un’immagine aerea dell’impianto comprensorialeUna vista «frontale» del depuratore della Valtrompia in realizzazione a Concesio
Un’immagine aerea dell’impianto comprensorialeUna vista «frontale» del depuratore della Valtrompia in realizzazione a Concesio

La buona notizia è che, dopo decenni di attesa, i lavori del depuratore della Valtrompia che salverà il Mella procedono come da tabella: l’Azienda servizi Valtrompia (Asvt) conferma la puntualità e l’avvio dell’impianto tra fine novembre e inizio dicembre, certamente entro la fine dell'anno. Almeno finora i lavori non sono stati eccessivamente rallentati dalla crisi energetica e dalle difficoltà di approvvigionamento dei materiali. Nessuno però vuole rilasciare anticipazioni. Forse anche un po’ per scaramanzia, gli attori coinvolti preferiscono conservare i dettagli per la presentazione ufficiale che non è ancora stata definita. L’impianto (al servizio di Bovegno, Pezzaze, Tavernole, Lodrino, Marcheno, Gardone, Sarezzo, Lumezzane, Polaveno, Villa Carcina e Concesio), costruito a Concesio sulla sponda sinistra del Mella, in un’area industriale con condizioni urbanistiche e di viabilità favorevoli, tratterà gran parte dei reflui civili della valle, oggi convogliati da centinaia di terminali direttamente nel fiume.

Il sindaco: «La costruzione non ha creato grossi problemi al traffico»

Archiviati anche i timori iniziali legati al possibile appesantimento del traffico sulle strade: «La costruzione - conferma il sindaco Agostino Damiolini - non ha creato grossi problemi al traffico, gli unici disagi (ampiamente previsti) dell’ultimo anno sono legati alla costruzione dell’autostrada». Quanto realizzato consentirà di ripulire gli scarichi di 85mila abitanti equivalenti, e in caso di aumento della popolazione ci sarà la possibilità di servire fino a 138mila abitanti equivalenti. La prima fase realizzativa è costata circa 27 milioni, oltre ai 5 spesi per costruire il collettore da Bovegno alla parte alta di Concesio e Lumezzane, che raccoglierà i reflui.

L'impianto migliorerà sensibilmente la salute del fiume 

L’impianto reimmetterà nel Mella circa 34mila metri cubi di acqua depurata al giorno, un volume pari a quello che possono trasportare 1.700 camion: questo migliorerà sensibilmente la salute del fiume creando anche le condizioni per una sua rinascita biologica. Il tutto è stato progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale e parte dell’acqua depurata sarà riutilizzata per il funzionamento del sistema. Inoltre, le vasche di depurazione sono inserite sotto una struttura prefabbricata che verrà ricoperta da un manto verde che sarà costituito da diverse specie vegetali. La tecnologia di trattamento scelta, con membrane a ultrafiltrazione (Mbr), garantirà un altro grado di filtrazione (di particelle fino a 0,035 mm) e una riduzione degli ingombri del tutto, e sono previste tecnologie in grado di ridurre odori e rumori. E in caso di sversamenti industriali (che purtroppo non mancano) che l’impianto «civile» non potrà gestire? Sono state previste centraline di controllo per «avvertire» il depuratore, e le sostanze pericolose finiranno in una vasca apposita.•.

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