È un prezioso omaggio ai sentimenti e alla storia quello concretizzato dai ragazzi della quinta A del corso professionale per Sistemi informativi aziendali dell’istituto Don Milani di Montichiari.
Volevano preservare la memoria dei soldati monteclarensi portati via dalla Grande guerra, e coordinati dai loro insegnanti hanno realizzato un archivio digitale che raccoglie 70 lettere dal fronte (gli originali si trovano nell’Archivio di Stato di Brescia) ridando vita a storie toccanti e memorie preziose.
Il progetto
«Ci siamo immersi in un compito che crediamo di grande importanza storica e sociale - spiegano Henri Cenolli e Lorenzo Pezzaioli a nome degli altri studenti -. Il nostro docente di Storia, Corrado Innominato, ci ha fornito lettere manoscritte, cartoline e pagine di diario appartenute ai caduti: questo materiale ha riaperto una finestra sul passato, ha creato un legame diretto con coloro che hanno perso la loro vita per il Paese. Non ci siamo limitati a leggere, ma abbiamo interpretato il loro significato cercando di comprendere le emozioni, le speranze e le paure dei soldati. Abbiamo trascritto molte di queste testimonianze e compilato dei regesti, una tipologia di documento archivistico in cui vengono riportati in breve le informazioni estrinseche e il contenuto delle lettere».
Poi, divisi in coppie, gli studenti hanno utilizzato le loro competenze informatiche e, sotto la direzione delle docenti Daniela Romeo e Manuela Savoldi, hanno creato dei siti web dedicati alla memoria dei soldati di Montichiari che ora sono veri archivi digitali contenenti non solo i regesti ma anche fotografie, biografie dettagliate e altri materiali pertinenti.
(Per il momento il materiale storiografico pubblicato si può consultare alle pagine web modenabaratti.wixsite.com/ilmiosito e radwa6sherif303.wixsite.com/mysite).
L'omaggio ai caduti
«Attraverso questa iniziativa - concludono i ragazzi - abbiamo reso omaggio ai caduti assicurandoci che le loro storie non vengano dimenticate. Il progetto si dovrebbe concludere con una visita del Museo della Guerra bianca in Adamello, a Temù».