IL CASO

Caso Cassarà, audizione al tribunale federale: confermata la sospensione

Lo schermidore è stato sentito in videoconferenza dopo l'ordinanza emessa lo scorso 26 ottobre con la decisione cautelare
Andrea Cassarà
Andrea Cassarà
Andrea Cassarà
Andrea Cassarà

La conferma è arrivata al termine dell’audizione in videoconferenza, una conferma pesante per Andrea Cassarà alle prese con una delicata vicenda giudiziaria in cui è accusato di produzione di materiale pedopornografico.

Lo schermidore bresciano si è visto confermare la sospensione cautelare da tutte le attività federali. A pronunciarsi è stato il tribunale federale al termine dell’audizione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri. L’attività del tribunale federale fa seguito al procedimento promosso dalla procura federale che il 24 ottobre scorso ha ricevuto la comunicazione del Centro Sportivo Carabinieri.

Nell’atto si informa che a carico di «Andrea Cassarà è stata sporta denuncia da parte dei carabinieri della compagnia di Brescia. Il 26 ottobre scorso il tribunale federale ha emesso l’ordinanza che stabilisce la sospensione di Andrea Cassarà dalle attività federali.

Questo «ritenuto che le condotte contestate sono di particolare gravità» e «considerato il pericolo di reiterazione della condotta e tenuto conto della natura sommaria della presente fase cautelare».

Indagini in corso

L’ordinanza fissava anche per ieri, con inizio alle 16, l’audizione che si è conclusa con la conferma della sospensione. Da un punto di vista investigativo sono al lavoro la procura di Brescia, il pm Ettore Tisato e i carabinieri della compagnia di Brescia. Allo schermidore è stato sequestrato lo smartphone che nella vicenda ricopre un’importanza enorme.

Andrea Cassarà è stato ripreso dalle telecamere del centro sportivo San Filippo mentre camminava in una zona esterna rispetto agli spogliatoi. E una quindicenne ha denunciato ai carabinieri d’aver visto una mano che reggeva uno smartphone sopra la tenda della doccia.

 I carabinieri hanno quindi acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del San Filippo e in alcuni fotogrammi si vede, appunto, Andrea Cassarà. La denuncia è contro ignoti, ma gli elementi emersi hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex azzurro di scherma. Ora non resta che attendere l’analisi dello smartphone che dovrebbe essere completata entro una decina di giorni al massimo.

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