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Bonifica Caffaro: firmato il contratto

di Mimmo Varone
Il commissario Fasano: «Momento storico. Tra una decina di giorni le imprese entreranno nello stabilimento»
Le attrezzature industriali della Caffaro a Brescia
Le attrezzature industriali della Caffaro a Brescia
Le attrezzature industriali della Caffaro a Brescia
Le attrezzature industriali della Caffaro a Brescia

È stato firmato martedì mattina il contratto relativo alle opere di progettazione esecutiva ed esecuzione degli interventi di decommissioning, bonifica e messa in sicurezza permanente dello stabilimento Caffaro («Stralcio di Prima Fase»). Il documento è stato sottoscritto dal Commissario straordinario Mauro Fasano e dal Raggruppamento temporaneo di imprese composto da Greenthesis Spa (capogruppo), Nico Srl e Acr. «E’ un momento storico», dice Fasano facendo il verso alla sindaca Laura Castelletti che quell’espressione ha usato all’annuncio che ieri ci sarebbe stata la firma.

La soddisfazione, per la verità è generale, e accomuna quanti si sono attivati per arrivare al risultato, dall’assessore in Loggia all’Ambiente Camilla Bianchi con i suoi uffici, all’assessore regionale Giorgio Maione, compreso il ministero dell’Ambiente, tutti avvisati una settimana prima della «storica» firma di ieri.

La consegna

Il sito Caffaro, però, non è stato ancora consegnato alle imprese. Fasano spiega che prima deve chiudere la procedura di presa in possesso dell’area. In via formale deve essere lui per primo a prendere il possesso, quindi potrà firmare il decreto di consegna, dopo aver completato la fase di direzione lavori a cui manca ancora qualche dettaglio. Insomma, «ci vorrà ancora una settimana, al massimo dieci giorni, poi le imprese potranno entrare in via Milano», dice Fasano. Intanto il Raggruppamento non sta fermo ad aspettare. Lo stesso commissario confessa di aver ricevuto proprio ieri una richiesta di entrare subito nello stabilimento. E si dice pronto ad acconsentire «volentieri a una richiesta formale di entrare nel sito senza strumentazioni per fare i primi sopralluoghi». Anche questa è un’indicazione che si parte con il piede giusto.

Nessuno vuole perdere tempo. E ce ne vorrà parecchio per portare a termine il lavoro. Il capitolato di gara parla di qualcosa più di 1.700 giorni, ma la durata dello stralcio di bonifica si saprà con esattezza quando sarà pronto il progetto esecutivo, che dovrà garantirne la sicurezza con l’abbattimento delle polveri, l’implementazione della barriera idraulica, eccetera. Il capitolato stesso prevede 600 giorni per redigerlo, tuttavia «le imprese hanno ridotto anche questo tempo», sottolinea il commissario.

Dunque durata, e conseguente conclusione dei lavori si sapranno più avanti, ma dovrebbero proprio essere più brevi. Quanto all’importo, per le imprese, è di 41 milioni di euro, calcolando il ribasso di gara del 3 per cento. Per la Pubblica amministrazione che deve pagare l’Iva, invece, sarà di circa 54 milioni. Ora, dopo la prima fase di progettazione esecutiva, propedeutica alla definizione puntuale dei vari interventi da effettuarsi, dapprima verranno demoliti i fabbricati e bonificate le strutture impiantistiche e, successivamente, anche per il tramite di diverse tecniche di bonifica sul luogo, verranno condotte le attività di bonifica dei suoli profondi e di messa in sicurezza permanente dei terreni escavati.

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