L’aggressione ai poliziotti è avvenuta sabato 4 maggio. Ieri, 6 maggio, la direttissima dei due arrestati maggiorenni, oggi quella del minorenne.
L'aggressione
Tutto è successo nella stazione ferroviaria di Brescia e a riportare lesioni con varie prognosi sono stati poliziotti della Polfer. Secondo una prima ricostruzione, quelli che sarebbero poi stati arrestati, avrebbero iniziato a litigare e la Polfer sarebbe intervenuta per cercare di separarli.
Ma i tre non avrebbero voluto saperne di porre termine al litigio e, anzi, avrebbero rivolto le loro attenzioni ai poliziotti. Una lite, quella in cui sono intervenuti gli agenti, che stava avvenendo tra l’altro, vicino ai binari, con tutta la pericolosità che questo comporta.
Gli arresti
Alla fine i tre litiganti non sono solo stati bloccati, ma anche arrestati con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti hanno riportato prognosi, rispettivamente, di 20, 7 e 2 giorni. Una vicenda che quindi vede ancora una volta situazioni di particolare tensione in cui sono coinvolti dei giovani, in questo caso, addirittura un minorenne.
Nei confronti dei due adulti, ieri mattina è stata convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora. Il minorenne si presenterà oggi davanti al giudice.
Il sindacato
Il sindacato autonomo di polizia di Brescia, in una nota, spiega che da tanti anni, «ha sempre espresso massima attenzione riguardo alle lesioni dei colleghi in servizio; lo scorso sabato, abbiamo assistito all’ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale delle forze dell’ordine e più precisamente, alcuni operatori della Polfer di Brescia sono stati aggrediti da alcuni giovani. Esprimiamo vicinanza ai colleghi feriti e chiediamo da tempo, a gran voce, che vengano messi a disposizione strumenti efficaci come il taser di cui la polfer di Brescia non è ancora dotata. Ad oggi, ci risulta incompleta la formazione del personale in servizio su tutto il territorio della provincia di Brescia». Un tema, quello del taser, che quindi rimane delicato.