INDAGINI CHIUSE

Caso Cassarà, i guai arrivano dalle telecamere

In una installata dentro il San Filippo si vede il fiorettista mentre entra nello spogliatoio per poi uscire poco dopo
Guai per Andrea Cassarà
Guai per Andrea Cassarà
Guai per Andrea Cassarà
Guai per Andrea Cassarà

In attesa che la procura decida se esercitare l’azione penale (e quindi chiedere il rinvio a giudizio) o archiviare tutto, emergono nuovi particolari sugli «indizi» raccolti dagli inquirenti in merito alla vicenda che vede il fiorettista bresciano Andrea Cassarà iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentata produzione di materiale pedopornografico.

Per la procura, lo schermidore originario di Passirano, lo scorso ottobre sarebbe entrato negli spogliatoi del centro San Filippo, in città, e avrebbe utilizzato il telefono cellulare per fotografare (o riprendere ) una ragazzina che in quel momento si stava facendo la doccia dopo l’attività sportiva.

«Nuovi » elementi

La perizia eseguita sul telefono cellulare dell’ atleta azzurro (e oro olimpico ad Atene 2004 e Londra 2012) ha permesso di scoprire che alcuni file sarebbero stati cancellati (difficile, se non impossibile, risalire al contenuto) nei giorni successivi a quelli dei presunti scatti «vietati».

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E’ però una delle telecamere installate nel centro sportivo cittadino che renderebbe meno «solida» la difesa dell’atleta che ha sempre negato gli addebiti. Nelle immagini scaricate dal sistema di videosorveglianza si vedrebbe infatti Cassarà entrare all’interno dello spogliatoio dove si trovava la ragazzina in un orario compatibile con quello indicato dalla giovanissima. Ma, sopratutto, il video immortalerebbe il fiorettista mentre, pochi istanti dopo essere entrato, uscire di corsa dallo spogliatoio (rischiando di cadere ) come se fuggisse.

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