L'EMERGENZA

Da Brescia alla Romagna in aiuto alle popolazioni alluvionate

di Marta Giansanti
Mezzi e uomini sono partiti dalla provincia e dalla città: vigili del fuoco, Soccorso alpino, Cisom e Protezione civile
Intervento dei Vigili del fuoco di Brescia nel Ravennate

Numerosi i volontari e tecnici con molti mezzi di soccorso sono partiti dal Bresciano per aiutare le popolazioni flagellate dall'alluvione, fin dalle prime ore dell'emergenza: Vigili del fuoco, Protezione civile, Cisom, Soccorso alpino.

Ultimi aggiornamenti dai vigili del fuoco di Brescia

"Nella mattinata di oggi, 19 maggio, è stato allertato ed inviato il Modulo operativo posto di comando avanzato con personale dei Vigili del fuoco di Brescia nel Comune di Lugo di Ravenna per cambio personale Autofurgone unità di comando locale - fanno sapere dal Comando provinciale -. Il personale prevede diverse figure professionali tra cui l'Ufficiale ispettore antincendio, gli operatori specializzati nell’utilizzo di programmi di sala operativa e autisti per le esigenze logistiche dei mezzi e delle attrezzature". Presenti con due macchine movimento terra (1 escavatore da 5 tonnellate e una minipala) e un autocarro 4 assi per trasporto detriti, con un totale di 5 operatori movimento terra. Nella stessa zona presenti moduli Gos (Gruppo operativo speciale) movimento terra dei comandi di Milano e Sondrio.

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«Siamo passati letteralmente attraverso una frana per riuscire a trarre in salvo nove persone: tra loro c'erano anche una novantenne e un neonato di due mesi. Le persone qui stanno abbastanza bene, ma ovviamente sono molto provate». È la testimonianza di Enrico Tabarro, caposquadra dei Vigili del fuoco di Brescia impegnati a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, per prestare soccorso alle popolazioni romagnole colpite dalla devastante alluvione.

Dal Bresciano un importante dispiegamento di uomini e mezzi

Dalla provincia sono partiti uomini e mezzi per portare il loro aiuto: diverse le squadre dei i vigili del fuoco ma anche i tecnici del Soccorso alpino, i volontari del Cisom, vari gruppi della Protezione civile tra cui quella di Palazzolo e di Calcinato. I primi sono partiti martedì scorso, ma è un flusso che non si è mai arrestato: il numero di operatori della provincia, all’opera tra Ravenna, Cesena, Forlì e in tanti paesi della zona, sono aumentati con il trascorrere delle ore. Cinque unità del comando provinciale dei vigili del fuoco sono state inviate a Casola Valsenio. «Questa è una zona collinare che si trova a circa 300 metri di altezza - spiega il caposquadra Tabarro -. Non ci sono stati grossi problemi con le piogge, ma si sono verificate diverse frane e smottamenti che hanno completamente isolato diverse frazioni». Molti gli interventi tra cui l’apertura e la messa in sicurezza di strade che passano attraverso i maggiori smottamenti. L'obiettivo è scollinare la frana per ripristinare i collegamenti con le zone isolate. Giunti nelle zone alluvionate con un autoarticolato e un automezzo anfibio utili nella riuscita di alcune difficoltose operazioni. Inviati nel Comune di Faenza un modulo di colonna mobile regionale ommt medio, con cinque vigili del fuoco e cinque mezzi: un escavatore, una mini pala e il mezzo officina per le manutenzioni dei mezzi in posto.

Protezione civile di Calcinato: 17 ore continue di intervento e 114 salvataggi

«La situazione in queste ore sembra stia migliorando, mercoledì abbiamo effettuato 114 salvataggi in 17 ore continue di intervento, insieme ai colleghi di Palazzolo e a un gruppo del Lazio - racconta Marco Belotti della Protezione civile di Calcinato in servizio a Sant'Agata sul Santerno nel Ravennate - . La fatica è tanta ma i sorrisi che le persone ci regalano ripagano di tutto. Purtroppo qui ogni cosa è andata distrutta e per molti sarà dura ricominciare». Un dramma, quello che sta interessando l’Emilia Romagna, a cui il Bresciano ha dato una immediata e pronta risposta.

Partita anche una squadra locale di quattro volontari del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta

Operativi nel territorio del Comune di Marzaglia Nuova, in provincia di Modena, per assistere la popolazione e per monitorare gli argini del fiume Secchia. Altri volontari raggiungeranno il Comune modenese nel fine settimana. Immediato l’intervento pure del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico: cinque delegazioni lombarde tra cui la V Bresciana impegnati in operazioni di soccorso e di evacuazione, «resi estremamente complessi dalla pioggia continua e dagli smottamenti, in particolar modo nella zona montana, dove le strade sono interrotte per crolli e frane che impediscono anche il passaggio dei mezzi di soccorso - fanno sapere - cercano di raggiungere a piedi alcune case isolate per valutare la situazione ma i collegamenti stradali sono spesso interrotti da numerosi riversamenti di materiale franoso sulle strade». Una mobilitazione importante che intreccia competenza ad impegno e una lodevole dose di solidarietà.

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