Lo studio

Decolla il mercato delle auto usate: Brescia brilla in Lombardia con una crescita del 9,5%

di Fabio Pettenò
Tra gennaio e agosto in provincia i passaggi di proprietà sono stati 41.830

Il mercato dell'automobile continua a far registrare interessanti incrementi. In crescita c'è soprattutto il commercio delle automobili usate, l'unico a rispondere in maniera concreta alle esigenze degli italiani. É quanto emerge dai dati diffusi dall'Osservatorio di Autoscout24 sulla base di una analisi degli 8 mesi dell'anno in Lombardia.

L'aumento delle vendite auto usate

La vendita di veicoli di seconda mano ha fatto registrare un segno positivo del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un totale di 291.391 sono stati i passaggi di proprietà al netto delle minivolture secondo Aci. Un settore, quello dell’usato, a confermarsi cruciale per «svecchiare» l’attuale parco auto circolante arrivato, nel 2022 a toccare quota 2.571.506 veicoli in circolazione con una classe di emissioni Euro 4 con addirittura 490 mila vetture Euro 0 e 1.

Sì alle Gpl, no all'elettrico

Sempre secondo rilevazioni cresce l'interesse per vetture alimentate a Gpl mentre non decolla il mercato dell'elettrico. Brescia, patria dei motori, si conferma essere tra le più dinamiche nella circolazione di veicoli usati. Da gennaio ad agosto la nostra provincia si è attestata al secondo posto in regione per numero di passaggi di proprietà. 41.830 con un incremento del 9.5% rispetto al 2022. Brescia sul podio dove spiccano gli 81.780 passaggi di proprietà di Milano con un incremento di soli 3.5 punti percentuali rispetto ai dati dello scorso anno e i 32.970 di Bergamo con la provincia orobica ad aver avuto un aumento del 7.8% rispetto al 2022. In questa speciale classifica si nota l'11.8% di incremento di Mantova, la provincia più dinamica, a fronte dei 13.738 passaggi di proprietà registrati.

Il mercato bresciano

«Attualmente il mercato bresciano è diviso in 3 fasce - sottolinea Paolo Pansa titolare della Biesse Auto di Flero -. C'è una clientela di alto livello alla ricerca di vetture di alta gamma, perlopiù veicoli aziendali da 60.000 euro a salire con 10.000 di chilometraggio massimo. C'è poi la fascia media, quella più ferma delle altre, in cui si cercano vetture famigliari sulla quale pesano gli aumenti dettati dai conflitti bellici ed infine l'ultima fascia, quella delle vetture dai 10.000 euro a scendere sempre molto attiva grazie ai neopatentati». Ma non tutti sono dello stesso avviso. «Noi abbiamo lavorato molto bene nel primo semestre dell'anno - ammette Stefano Villa Zanotti, responsabile vendite di Autobrema e Gass Auto -. L'incremento del mercato dell'usato deriva dalle conseguenze della pandemia: per le vetture nuove ci sono tempi di attesa molto lunghi. La maggior richiesta ha incrementato il prezzo di vendita delle automobili di seconda mano».

Le auto elettriche non decollano 

A non sfondare è l'elettrico mentre resiste il mercato delle auto termiche. Il 48,1% delle richieste degli utenti regionali mostra una discrepanza evidente nella richiesta di vetture diesel e benzina rispetto a elettrico e ibrido. Il mercato delle auto termiche ha ottenuto una percentuale del 41,3% mentre la richiesta di veicoli ibridi è ferma al 5,1% e le elettriche addirittura all'1,2%. «Il nostro gruppo sta facendo il 15,8% in più di volumi - ha specificato Mauro Bossoni, ad del gruppo Bossoni comprendente Mandolini e Agricar -. Questo grazie anche all'aumento delle consegne di vetture nuove. Nel complesso abbiamo avuto un aumento del fatturato del 20,7%». Tra le automobili è la Volkswagen Golf il veicolo più ricercato con motore termico. Nelle ibride è la Toyota C-HR ad andare per la maggiore mentre nelle elettriche la Tesla Model 3.

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