le motivazioni dell'ergastolo

Delitto Elena Casanova, «l'ex Galesi agì con atrocità e disumanità»

di Redazione web
Le parole del presidente della corte d'Assise che ha condannato l'uomo, colpevole di aver ucciso a martellate la 49enne a Castegnato
Ezio Galesi ha ucciso Elena Casanova a Castegnato, la sera del 20 ottobre 2021
Ezio Galesi ha ucciso Elena Casanova a Castegnato, la sera del 20 ottobre 2021
Ezio Galesi ha ucciso Elena Casanova a Castegnato, la sera del 20 ottobre 2021
Ezio Galesi ha ucciso Elena Casanova a Castegnato, la sera del 20 ottobre 2021

Sono state depositate le motivazioni della sentenza che ha condannato all'ergastolo Ezio Galesi,  l’uomo che ad ottobre del 2021 a Castegnato, uccise  a martellate la ex compagna Elena Casanova, di 49 anni. Nei passaggi relativi all'aggravante della crudeltà si legge tra l'altro «non possono per tanto che evidenziarsi l'atrocità e la disumanità mostrata nell'occasione dall'imputato, che ha infierito sulla vittima fino a massacrarla, infliggendole gratuitamente sofferenze aggiuntive rispetto a quelle idonee a procurarne il decesso secondo i principi della normalità causale».

Leggi anche
Uccise a martellate Elena Casanova: condannato all'ergastolo Ezio Galesi

Il presidente della corte d'Assise Roberto Spanò scrive inoltre: «La scelta del martello quale arma del delitto denota già a monte una particolare carica offensiva, attesa l'intrinseca veemenza connessa alla modalità di utilizzo dell'arnese». 

 

 

 

Suggerimenti