E Montisola si racconta tra i vicoli

di Giuseppe Zani
Montisola si prepara ad accogliere la migliaia di visitatori che da sabato attraverseranno il lago passando sulla passerella di Christo
Montisola si prepara ad accogliere la migliaia di visitatori che da sabato attraverseranno il lago passando sulla passerella di Christo
Montisola si prepara ad accogliere la migliaia di visitatori che da sabato attraverseranno il lago passando sulla passerella di Christo
Montisola si prepara ad accogliere la migliaia di visitatori che da sabato attraverseranno il lago passando sulla passerella di Christo

Montisola è un mondo a sé, e però vuol far colpo col teatro sul mondo intero. «Con “Around the Floating Piers”, gli spettacoli che attori professionisti metteranno in scena nei cortili e sui sentieri della parte montana dell’isola da sabato al 3 luglio, intendiamo da un lato spostare verso l’interno i visitatori che altrimenti si accalcherebbero nelle aree affacciate sull’opera di Christo e, nel contempo, aiutarli a portarsi via un po’ della nostra storia e delle nostre specificità», ha spiegato illustrando ieri l’iniziativa il sindaco Fiorello Turla. Montisola vuole affascinare raccontandosi anche in inglese e tedesco. A calarsi nei panni dei suoi abitanti saranno attori che nei mesi scorsi hanno raccolto storie e aneddoti per le contrade dell’isola e, con l’ausilio di drammaturghi, li hanno riversati in monologhi o dialoghi teatrali.

«Il progetto - ha precisato Alessandra Dalmeri, consigliere comunale - si è concentrato in primo luogo sulla riappropriazione della propria storia da parte dei residenti e poi su come restituire ai visitatori quel patrimonio di cultura, lavoro e tradizioni che è unico». In alcuni punti dell’isola, a Carzano, sulla strada tra Carzano e Peschiera Maraglio, nelle frazioni di Menzino e di Senzano, all’interno della Rocca Martinengo, i fan di Christo, dopo aver vissuto l’emozione della camminata sulla passerella, «inciamperanno nel passato, nel presente e nel futuro dell’isola». Incontreranno le signore intente a intrecciare le reti, le creatrici di fiori per la Festa di Santa Croce, i pescatori delle acque profonde, le barcaiole, la «mitica» Pifferi, Giulio che produce il miglior salame dell’isola, la Eciasina, l’appellativo affettuoso con cui i montisolani indicano la Madonna della Ceriola, l’isola di San Paolo.

STORIE di anziani ma anche di bambini, di chi sogna di lasciare l’isola e di chi ne ha nostalgia. «Non sono storie di eroi romantici, ma di persone comuni, con le loro passioni», precisa Alessandro Mor del gruppo che ha fatto ricerca sul campo. Il progetto ha reso possibile anche l’accesso alla rocca Oldofredi Martinengo, che regala dalla sua terrazza una splendida vista su San Paolo e su «The Floating Piers». Lì sarà proposta un’anteprima domani alle 20,30 per i montisolani.

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