L’addio di Mariastella Gelmini a Forza Italia ha riaperto la porta degli azzurri a «vecchi ex». E’ il caso di Giuseppe Romele, già onorevole di Fi, che dopo la mancata candidatura alle elezioni del 2018 aveva deciso di aderire a Fratelli d’Italia diventandone anche il vice coordinatore regionale. Romele, che negli ultimi anni non ha più avuto incarichi attivi sul territorio, ieri sera ha mandato numerosi messaggi indirizzati agli «amici di sempre» in cui comunicava il ritorno sotto il tetto di Casa Berlusconi.
«Ti raggiungo con questo breve scritto, per informarti, grazie all'amicizia che ci lega, che ho deciso, politicamente, di rassegnare le dimissioni da “Fratelli d’Italia” e di ritornare in “Forza Italia” - questo il contenuto del messaggio firmato Romele -. È una decisione che ho maturato in questi giorni. Ringrazio la sincera e generosa ospitalità che il partito di Giorgia Meloni mi ha offerto in questi anni. La mia prossima militanza in Forza Italia, senza pretese, a sostegno del Senatore Adriano Paroli (coordinatore bresciano), della senatrice Licia Ronzulli (coordinatrice lombarda), del presidente Silvio Berlusconi ed a fianco di tanti amici, sarà comunque nello spirito di un centrodestra aperto e moderato, naturalmente in una collaborazione leale e costruttiva. Nei prossimi giorni, quando ci sarà possibile, se riterrai opportuno, avremo modo di scambiarci alcune riflessioni, per far sì che il nostro rapporto di collaborazione possa, comunque, continuare. Ti auguro ogni bene. A presto».
Parole chiare che non lasciano dubbi sul destino dell’ex onorevole che in FdI non ha trovato lo spazio sperato. Coinvolto nell’affair delle dimissioni di Giovanni Acri in Loggia, nelle prossime ore il suo addio potrebbe essere seguito anche da due consiglieri di Desenzano che fanno riferimento alla sua persona (Laura Tavelli e Tommaso Giardino già dati lontani dalle linee della segreteria di Fdi). Romele torna così nella casa politica che lo ha visto crescere e rappresentare Brescia in parlamento. Il commissario Adriano Paroli ha confermato il ritorno del «figliol prodigo» alla casa di papà Berlusconi «senza pretese». Il ritorno da una parte rafforza le posizioni di degli azzurri ma dall’altro complica gli equilibri interni già precari dopo lo strappo della Gelmini. •.