SICCITA'

Emergenza idrica: le Regioni alleate chiamano il governo

L’appello del Governatore Attilio Fontana per «fare squadra»

La possibilità di chiedere lo «stato d’emergenza» a causa della siccità è sul tavolo della prossima riunione della Conferenza delle Regioni prevista per mercoledì. Una situazione «limite», come l’ha definita senza mezze parole anche il governatore lombardo Attilio Fontana richiamando l’attenzione di tutte le istituzioni e gli enti coinvolti nella gestione delle risorse idriche oltre che il governo. «La situazione è più drammatica di quello che possa apparire - ha detto Fontana a Bresciaoggi -. Sarà ancora gestibile per i prossimi 10, massimo 15 giorni. Se nel frattempo non arrivano forti piogge, diventerà veramente drammatica. Per quanto riguarda l'uso civico non siamo ancora nello stato di emergenza, perché grazie al cielo la situazione per l'acqua potabile è ancora sotto controllo, ma è chiaro che dovremo valutare le conseguenze sull'agricoltura». Nel frattempo la strategia è di non sprecare della risorsa che sta diventando sempre più preziosa.

«In alcuni Comuni iniziano a esserci tentativi di tenere sotto controllo la situazione, evitando gli sprechi. Sul fronte agricolo - ha aggiunto Fontana - stiamo lavorando con i bacini idroelettrici e abbiamo ottenuto da loro un accordo in base al quale nella prossima settimana verranno rilasciati ogni giorno 4 milioni di metri cubi di acqua, che dovrà essere utilizzata per rialzare minimamente il livello dei laghi e che verrà poi utilizzata per irrigare i campi». Di più. «Noi - ha assicurato il presidente della Lombardia - stiamo controllando la situazione da più di un mese e mezzo. Abbiamo rapporti e grazie alla legge regionale che abbiamo approvato, stiamo concordando con l'associazione degli agricoltori e con i gestori degli invasi un utilizzo perfetto per non sprecare neanche un litro d'acqua».

D’altra parte il Governo sembra ben conscio di quale direzione debba essere presa: «Credo sia inevitabile dichiarare uno stato di crisi rispetto alla siccità. Abbiamo intere aree del Paese ed europee che non vedono pioggia da mesi - le parole del ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli, a Gaeta, durante il Blue Forum Italia Network -. La transizione ecologica non può essere un salto nel buio, deve essere realizzabile e concreta, con tutti gli attori allo stesso tavolo a prendere decisioni comuni», ha aggiunto. Per far fronte all'emergenza i produttori idroelettrici lombardi nel frattempo hanno già aumentato i rilasci dell'acqua a supporto dell'agricoltura, una decisione nell'ambito del tavolo di coordinamento con l'assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, e a cui hanno partecipato Terna, i regolatori del lago di Iseo e del lago di Como e del lago Maggiore, i rappresentanti di Enel, A2A ed Edison. «Ringrazio per l'impegno assunto da tutte le parti - ha spiegato Sertori - in particolare dai produttori idroelettrici nell'incrementare la produzione che permetterà di rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell'Adda, e quasi un milione per il bacino dell'Oglio». E già domani ci sarà un primo appuntamento in vista: la conferenza unificata Stato Regioni e autonomie locali quando il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini incontrerà i vertici di Federbim, la Federazione dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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