Mese torrido: massime sempre oltre i 30 gradi

Dai modelli previsionali arrivano indicazioni sempre più preoccupanti: dopo quella che già è stata una settimana di grande caldo, se ne apre un’altra ancora caratterizzata da alte temperature, nelle massime sempre superiori ai 33 gradi con punte di 36. Si allontana quindi la possibilità di una svolta fresca che possa dare una spallata alla canicola ma soprattutto riportare piogge abbondanti sul territorio padano. Ancora una volta sul banco degli accusati finisce l’alta pressione africana, una figura meteorologica fino a vent’anni quasi sconosciuta al clima italico, ma divenuta oggi una costante dei mesi estivi. È una grande massa di aria calda e stabile che grazie all’effetto sifone di una depressione posta al largo della penisola iberica viene continuamente risucchiata dal Sahara algerino verso l’Europa occidentale e centrale. Parlano chiaro i 38 gradi di Parigi sabato pomeriggio, temperature che fra oggi e domani rischiamo di raggiungere in diverse zone padane. Già ieri la massima ha superato di poco i 34 gradi; e sia oggi che domani, complici 14 ore di sole ininterrotto e una certa compressione verticale delle masse d’aria, la situazione non sarà molto diversa. Si può anche dire che c’è anche in realtà un lato positivo perché durante il giorno il tasso di umidità si mantiene su livelli contenuti, entro il 30%. La sensazione di afa non sarà quindi così forte. In più nelle ore notturne la temperatura riuscirà a portarsi sui 21-22 gradi. Anche mercoledì è attesa una giornata molto calda, ma l’avvicinamento di debole fronte freddo potrebbe provocare qualche veloce temporale sull’arco alpino. Difficile però che i rovesci possano raggiungere le località di pianura. In più da venerdì l’alta pressione africana riprenderà vigore proponendo un prossimo fine settimana con massime attorno ai 35 gradi almeno. Niente da fare nemmeno per la pioggia: almeno per un’altra settimana niente precipitazioni Quella di ieri è stata la decima giornata consecutiva con temperature massime oltre i 30 gradi, in un mese che fino a oggi ha registrato in realtà solo tre giornate con massime inferiori a questa soglia: un giugno davvero torrido. Ma con tutta probabilità questa striscia continuerà, probabilmente anche per altri dieci giorni. Tutta una serie di elementi che non farà altro che contribuire a rendere ancora più critica la situazione di emergenza idrica: per Brescia dunque in arrivo un altro periodo di non facile gestione, sia in città che in provincia. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA