Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a Brescia questa mattina, sabato 27 gennaio, per la cerimonia d'apertura del nuovo anno giudiziario del distretto della Corte d'Appello di Brescia. La cerimonia ha preso il via al Palazzo di Giustizia alle 10.
Le dichiarazioni di Nordio
«E' un privilegio parlare qui, città che ho scelto perché ha molto sofferto. È la giornata della Memoria e anche qui ci sarà un ricordo importante per un momento di sofferenza come la Strage del 28 maggio 1974», ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Questo distretto - ha aggiunto - è virtuoso e do atto al vostro lavoro e ai risultati raggiunti, non sono scontati. Rispetto ai dati del Pnrr è tra i primi distretti in Italia».
L'intenzione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio è quella "entro il 2026 di colmare gli organici della magistratura". Il ministro ha spiegato che "il nostro impegno entro due anni è colmare integralmente questo vuoto di organico" con la collaborazione del Csm.
Sul codice rosso il ministro ha parlato dell'ampliamento degli strumenti: «C'è un osservatorio sul fenomeno all'interno del Ministero. A Brescia è stato potenziato il dipartimento contro le violenze domestiche e questo va accolto con piacere. Serve un cambio culturale oltre alla repressione. Il rispetto- ha evidenziato Nordio - si impara in famiglia».
In merito al carcere, noto per le condizioni di sovraffollamento, Nordio ha spiegato: «E' una ferita. Sappiamo quale è la situazione di Brescia. Vi assicuro che i fondi sono stati stanziati. È tutto pronto per una nuova struttura. Al Ministero siamo attenti al vostro problema»
Tornando al Pnrr, secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio «E' per noi una linfa vitale, estremamente vincolante ma anche estremamente positivo e utile, vorrei dire necessario». "Uno degli sforzi del Governo e del nostro Ministero - ha osservato all'inaugurazione dell'Anno giudiziario di Brescia - è stato di rimodulare quelli che erano i vincoli inizialmente abbastanza ristretti, che erano stati non dico imposti, ma concordati forse per una valutazione fatta a causa dei tempi stretti con cui questi accordi sono stati stipulati».
"Lo sforzo di rimodulare questi accordi è stato in buon parte premiato ma continua - ha sottolineato il ministro e - ci sono dei segnali rassicuranti» sul fronte del funzionamento della Giustizia. «Quando la Giustizia funziona è sull'intero contesto che si diffonde il benessere e questo è indice di civiltà e di progresso», ha concluso.
L'importanza della giornata
Una prima volta, quella della presenza del ministro Nordio al palazzo di giustizia di via Lattanzio Gambara, che rende l'idea di quanto sia importante il distretto che oltre a Brescia comprende le province di Mantova, Cremona e Bergamo. Ma l'importanza deriva anche dalla competenza a pronunciarsi, della magistratura bresciana, sulle vicende giudiziarie che toccano i magistrati dell'altro distretto regionale, quello della Lombardia occidentale e quindi di Milano.
Gli interventi
Il primo ad intervenire è stato il presidente della Corte d’appello Antonio Matano che ha fatto una relazione sullo stato della giustizia bresciana. Prima del ministro Carlo Nordio è intervenuto Roberto Fontana, consigliere del Csm. Dopo il Guardasigilli è in scaletta l'intervento del procuratore generale Guido Rispoli e infine quello dell’avvocato Giovanni Rocchi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Brescia.