E' iniziato davanti alla Corte d'assise il processo a carico di Abderrahim Senbel, il 55enne di origini marocchine accusato di avere ucciso la moglie, Mina Safine, dandole fuoco. Il femminicidio è avvenuto il 20 settembre 2020 in via Tiboni, ad Urago Mella.
Oggi in aula è stata ascoltata la drammatica telefonata con la quale la donna chiedeva aiuto al 112: "Mio marito mi ha bruciato - le sue parole -. Chiamami un'ambulanza per favore".
Secondo il parere reso dal medico legale consulente della Procura, il fuoco sarebbe stato appiccato non da sopra o da dietro la donna ma dalla parte anteriore. Sarebbe stato acceso dunque da una terza persona: se Mina Safine l'avesse fatto da sola - è stato detto - avrebbe avuto dei segni nella parte interna delle braccia.