LA STANGATA

Luce e riscaldamento, costi alle stelle: le scuole bresciane raddoppiano la spesa

Bollette e riscaldamento: stangata anche per le scuole

Le bollette saranno salate anche per gli enti pubblici: Comune e Provincia dovranno almeno raddoppiare la spesa per il riscaldamento e l’illuminazione nelle scuole. È quanto ipotizzano, anche se è difficile fare ipotesi precise dato il peso delle variabili e l’attesa del consuntivo, ma per ciascuno degli enti, se doppio sarà, si potrebbero sfiorare i 20 milioni.

A complicare le cose esiste la sfasatura fra anno scolastico e anno solare del bilancio, così per ora si è provveduto fino a dicembre. Ci penseranno le variazioni di bilancio a mettere in riga l’esborso reale.

In Loggia due variazioni, in tutto 10 milioni

«In Loggia, una variazione è già stata votata a luglio, un’altra adesso per un totale di 10 milioni complessivi più dello scorso anno. Per ora la copertura c’è, anche grazie a piccoli contributi ministeriali, ma le variazioni si possono fare ogni quattro mesi e probabilmente sarà la prossima amministrazione a dover mettere mano a eventuali altri disavanzi, perché non credo che la guerra in Ucraina, che i rincari del gas e dell’energia si risolveranno con lo spumante di Capodanno» commenta Fabio Capra, assessore comunale all’Istruzione e fino a qualche giorno fa anche al Bilancio.

La Provincia ha sborsato 9 milioni

Nove milioni sono stati tirati fuori pure dalla Provincia, perché questa era la somma spesa per il 2021-22, ma pure lì ci si ferma a dicembre e si teme già di dover scovare dai 15 milioni in su in totale: «Di sicuro il bilancio futuro dovrà tenere conto di cifre ben diverse rispetto al passato, basti guardare ai 5,5 milioni del 2018-19. Sarà necessario trovare le coperture anche perché Roma ha stanziato, è notizia fresca, solo 50 milioni di sostegno agli extracosti per l’intero Paese. Quest’anno ce l’abbiamo fatta risparmiando su 72 assunzioni rimandate per mancata risposta ai bandi, poi vedremo, sperando anche in contributi dalla Regione» afferma il presidente Samuele Alghisi.

Utili le migliorie: ma gli impianti sono vecchi e complessi

«Verranno utili anche i lavori eseguiti sugli infissi e sulle lampade, così come gli impianti a pavimento negli edifici nuovi, ma di più non si può, prima vengono le necessarie opere antisismiche», aggiunge il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Filippo Ferrari.

«Gli impianti delle scuole sono vecchi e complessi, differenti fra loro, con radiatori, aerotermi, fancoil, pannelli radianti; 26,6 dei 44 milioni di Pnrr attribuiti verrà destinato a cambiare dove si può» spiega Alessandro Castellini, responsabile dell’Ufficio Impianti del Broletto. Gli istituti cittadini sono legati al teleriscaldamento, e anche Edolo e Breno hanno un teleriscaldamento, il primo con Valcamonica Servizi, il secondo con Fen Energia spa. Nel capoluogo è scaduta la convenzione con A2A, sostituita da un contratto Consip Sie4 con Siram Spa come Bergamo e Varese. Nel territorio invece il contratto è con Renovit, sempre con convenzione Consip Sie2.

Brescia si attiene alle indicazioni del Ministero

Sono 108 gli edifici affidati alla Provincia, di cui 80 scuole e il resto palestre: «Come ente, e non era scontato, abbiamo deciso di accollarci le bollette delle palestre anche quando vengono usate da associazioni sportive in orario extrascolastico» assicura Ferrari. Nel 2021-22 si sono spesi 4 milioni per gli immobili decentrati, 3 e mezzo per i cittadini più il rimanente per Breno ed Edolo.

Brescia, diversamente da altre province, non ha preso particolari misure per il risparmio energetico limitandosi a far valere, in una circolare ai presidi, le indicazioni ministeriali sui 19°, mantenendo comunque i ricambi d’aria per la salubrità. La notte e la domenica non si può spegnere del tutto però si attenua la temperatura. •.

Suggerimenti