Tregua in vista. Il miglioramento meteo atteso fra venerdì e domenica sarà momentaneo. Il nord Italia continuerà a trovarsi all'interno di un canale perturbato che impedirà la stabilità duratura per almeno un’altra settimana. Oggi, giovedì 16 maggio, potremo contare in realtà su una giornata migliore rispetto a quella di ieri (nonostante i temporali attesi nel pomeriggio), piovosissima soprattutto nel versante ovest della provincia, dove gli accumuli di pioggia hanno superato i 50 millimetri dove lo scontro fra bora e scirocco ha generato un vero diluvio a più riprese. Nettamente più abbondanti le precipitazioni registrate dalla Lombardia orientale e nella zona dei laghi: in Brianza sono caduti fino a 120 millimetri di pioggia in 24 ore. Un dato eccezionale tenendo conto che la piovosità media dell’intero maggio è a Brescia di circa 85 millimetri. Meno pioggia è caduta nella parte più meridionale della pianura bresciana con accumuli prossimi ai 30 millimetri.
La depressione inglese rimanda i 30 gradi a giugno
Negli ultimi anni in maggio l'Italia settentrionale si è trovata spesso al centro di situazioni di forte maltempo, per certi aspetti simili a quelle di ieri. Responsabile prima di tanta instabilità è una grande depressione che sta mettendo sotto torchio anche il bacino del Mediterraneo dove si originano nuclei depressionari insidiosi grazie allo scontro fra correnti meridionali intense e venti più freddi di bora. Ne derivano piogge intense soprattutto in corrispondenza delle zone pedemontane sopravento, come testimoniato dalle precipitazioni sovrabbondanti di ieri. Con una situazione del genere, il tempo non può migliorare in maniera stabile; i primi 30 gradi della stagione sono quindi rimandati a giugno.
Attenzione a giovedì pomeriggio: rischio di temporali con grandine
E ora? Non è finita. La presenza di aria fredda in quota esporrà il pomeriggio odierno al rischio di temporali violenti e probabilmente accompagnati dalla grandine, specie se in mattinata uscirà il sole con temperature superiori ai 20 gradi dopo mezzogiorno. L’evaporazione e le correnti calde ascensionali costituiranno una vera propria miccia per l’innesco di fenomeni violenti, con rovesci torrenziali ma soprattutto raffiche di vento e rischio grandine fra le 15 e le 18. Particolarmente a rischio è la zona pedemontana. Da domani tutto finirà, anche se solo temporaneamente. Ci aspetta quindi un fine settimana più soleggiato e nettamente più caldo con temperature pomeridiane attorno ai 24 gradi. Già lunedì le nubi aumenteranno, in attesa di una nuova perturbazione attesa per martedì.