il piano nazionale

Risorse Pnrr per gli asili nido: fondi a pioggia nel Bresciano

di Cinzia Reboni
Arrivano sette milioni per altrettanti Comuni mentre settanta sono in graduatoria in attesa dei finanziamenti

Quello degli asili nido è uno snodo strategico del Pnrr. In un Paese che lotta contro la denatalità, costruire o ristrutturare spazi per la prima infanzia potrebbe assecondare le esigenze delle famiglie, e in particolare delle donne, a cui viene offerto uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità.

Il Governo ha stanziato un imponente budget di risorse finanziarie destinate ad incrementare i posti negli asili nido attraverso la realizzazione e costruzione di nuove strutture o alla riconversione di edifici e immobili non già destinati a questa tipologia scolastica.

La misura

Il decreto firmato dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara mette sul piatto a livello nazionale 734,9 milioni di euro destinati ai Comuni e alle 14 città metropolitane, per allinearsi al target fissato dalla Commissione europea che punta ad innalzare la platea di posti del 33% entro il 2027.

Nel Bresciano 

Nella nostra provincia sono già «blindati» 7.056.000 euro per 7 Comuni e 294 nuovi posti. Ma le risorse potrebbero essere molte di più. Scorrendo la graduatoria ci sono altri 70 paesi già ammessi, che attendono solo nuovo «ossigeno», per un totale di 41,5 milioni di euro di finanziamento per realizzare circa duemila posti in più destinati ai bambini a 0 a 2 anni.

Tra i sette inseriti nella prima tranche ci sono Montichiari, con 1.728.000 euro per 72 nuovi posti, seguito da Rovato (1 milione per 42 posti) e Ghedi, Chiari, Palazzolo, Lonato e Leno, tutti con un contributo di 864 mila euro per 36 posti. La novità ha però preso in contropiede i sindaci.

I sindaci

Ieri, 5 maggio, molti erano ancora all'oscuro del nuovo decreto. «È una situazione da approfondire e valutare – spiega il primo cittadino di Montichiari Marco Togni -. Noi ad esempio abbiamo già ricevuto un finanziamento di 1.150.000 euro per costruire l'asilo nido in località Chiarini, che prevede 40 nuovi posti. Secondo questa graduatoria ne dovremmo realizzare 72, non si capisce se ex novo o compresi quelli già cantiere. Numeri comunque impossibili da raggiungere anche se dovessimo applicare la flessibilità prevista dal Piano, che indica una riduzione massima del 20% dell’offerta di spazi fissata».

La procedura

Per la stesura del nuovo Piano è stata presa in considerazione l'attuale copertura del servizio sulla base della popolazione residente e del numero di bambini under 2 anni. In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell'incremento complessivo dei prezzi, è stato definito un costo di 24 mila euro a nuovo posto applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili nido e 20 mila euro per le riconversioni che prevedono demolizioni e ricostruzioni di edifici non didattici.

Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti in graduatoria. Potranno in ogni caso candidarsi anche Comuni più piccoli e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con i paesi limitrofi mediante una convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio. Ma il tempo stringe: il termine di aggiudicazione lavori è il 31 ottobre.

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