BOTTA E RISPOSTA

Carmine, centomila euro per «regolare» la movida. Ma è polemica sul rumore

Prorogati al 10 maggio i termini per riconsegnare il questionario dedicato ai residenti del quartiere
La movida serale al Carmine
La movida serale al Carmine
La movida serale al Carmine
La movida serale al Carmine

Centomila euro per tenere sotto controllo la movida del Carmine. È quanto è stato stanziato dal Comune nel bilancio 2023 per il piano denominato «un quartiere da condiVivere». Troppo? Troppo poco? Il consigliere di Fratelli d’Italia, Carlo Andreoli, guarda ai risultati, che sulla soglia della bella stagione, la più delicata, non gli sembrano positivi, soprattutto dal punto di vista del rumore. Un tema che l’Amministrazione Castelletti, intenta a piazzare steward e transenne «non vuole monitorare».

I fonometri

Sui risultati negativi non è d’accordo l’assessore Andrea Poli, il padre della sperimentazione al Carmine: «Oggi i locali sono rispettosi delle regole - dice - e la situazione notturna non è più quella di prima. Comunque tireremo le somme dopo l’estate». Andreoli però nei giorni precedenti al Consiglio ha depositato una interrogazione, chiedendo, tra le altre cose, perché il Comune non ha mai proceduto ad una rilevazione fonometrica del rumore durante le notti del Carmine. Rilevazione che si fa con i fonometri, strumenti che - ha risposto per iscritto la Loggia - gli agenti municipali non hanno in dotazione, ma li ha l’Arpa che può uscire su richiesta del settore Sostenibilità ambientale del Comune. Da quanto riferito dagli uffici comunali, pare di capire però che la richiesta all’Arpa la Loggia non l’abbia mai fatta. 

Il questionario

Intanto, la Loggia ha prorogato fino al 10 maggio i termini per la riconsegna del questionario consegnato agli inizi di aprile a tutte le cittadine e ai cittadini residenti o domiciliati al Carmine che abbiano compiuto 14 anni.

L’azione di ricerca rientra in un ampio progetto sperimentale, che ha mosso i primi passi nel 2023 con la campagna di comunicazione "Carmine, un quartiere da condiVivere”, destinato alla definizione di un modello di gestione, prevenzione e contrasto dei comportamenti impropri legati alla movida, una problematica comune a molte città italiane e particolarmente sentita al Carmine.

Il questionario, realizzato dal Centro studi Socialis in sinergia con la Cooperativa il Calabrone e il Comune di Brescia, è proposto in quattro lingue (italiano, inglese, francese e arabo) ed è stato consegnato a mano nelle cassette della posta dei residenti e domiciliati della zona interessata. Come detto, il questionario completamente anonimo si può riconsegnare fino al 10 maggio nel box di raccolta presente negli uffici comunali di contrada del Carmine 20 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17), oppure è possibile prenotare il ritiro a domicilio, garantito da personale dedicato, chiamando il numero 0302978300.

Questo stesso numero di telefono è valido anche per richiedere un questionario in una lingua diversa rispetto a quello consegnato. La raccolta delle risposte permetterà di descrivere le peculiarità socio-demografiche dei residenti, consentirà di evidenziare le differenti modalità di fruizione del quartiere, in termini di servizi pubblici e privati, e cercherà di misurare la percezione soggettiva dei residenti rispetto al quartiere.

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