Il processo

Spaccate nei negozi di E-bike: arrivano le condanne

di Paolo Cittadini
Vanno da 3 anni e nove mesi a sette anni e due mesi le pene inflitte ai tre membri della banda. Uno ha patteggiato
L'ingresso del negozio Cicli Mata di Manerba del Garda visitato dal gruppo di banditi il 19 aprile dello scorso anno
L'ingresso del negozio Cicli Mata di Manerba del Garda visitato dal gruppo di banditi il 19 aprile dello scorso anno
L'ingresso del negozio Cicli Mata di Manerba del Garda visitato dal gruppo di banditi il 19 aprile dello scorso anno
L'ingresso del negozio Cicli Mata di Manerba del Garda visitato dal gruppo di banditi il 19 aprile dello scorso anno

Per i carabinieri che li avevano fermati prima che potessero fuggire dall’Italia sarebbero stati i componenti della banda che ad aprile di un anno fa (dal 12 al 24) avrebbe messo a segno quattro spaccate in altrettanti negozi specializzati nella vendita di E-bike. Il gruppo criminale, sei i membri ognuno con un compito preciso, era composto da romeni e moldavi di età compresa tra i 18 e i 46 anni tutti in Italia senza una fissa dimora. In due settimane, stando a quanto avevano ricostruito gli investigatori che da tempo erano sulle loro tracce, avrebbero sottratto 23 biciclette elettriche per un valore economico complessivo di 122mila euro oltre a provocare migliaia di euro di danni alle attività commerciali prese di mira utilizzando automobili e furgoni rubati in precedenza.

Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati predatori e ricettazione i reati contestati e che avevano portato la procura a chiedere per loro il giudizio immediato. Davanti al giudice Ieri mattina a quattro di loro si sono visti servire il conto dalla giustizia italiana al termine del processo celebrato con il rito abbreviato (e quindi con pene ridotte di un terzo) davanti al gup Gaia Sorrentino. La pena più pesante è stata inflitta a Iulian Dragan ritenuto il leader del gruppo. Il 23enne moldavo è stato condannato a sette anni e due mesi di reclusione. Sei anni e 8 mesi è invece la pena inflitta a Gheorghe Levinte, romeno di 26 anni, ritenuto uno degli esecutori delle spaccate e dei furti. Tre anni e 9 mesi (il giudice l’ha assolta però dal reato di associazione a delinquere) è invece la condanna che ha ricevuto Ana Osipenco, la 23enne moldava che per gli inquirenti avrebbe avuto il ruolo di autista nel corso delle scorribande. Ha invece scelto la strada del patteggiamento (2 anni) Ion Levinte, moldavo di 23 anni, uno dei predoni che assaltavano i punti vendita.

Stralciata invece la posizione di altri due componenti: Vasile Tabacaru, 19enne romeno, ritenuto uno dei ladri che entrava in azione e Ecaterina Levinte, la 46enne che avrebbe avuto il compito di trovare gli alloggi in cui la banda si nascondeva e le automobili utilizzate per i sopralluoghi prima dei colpi.

Per i carabinieri il gruppo sarebbe responsabile delle spaccate commesse tra Brescia, Manerba, Castegnato e Idro avvenute nelle prime settimane di aprile. E non sarebbero gli unici colpi messi a segno. Alcuni dei membri della banda sarebbero infatti indagati anche per altri episodi simili. 

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