«Strage, Zorzi non sia processato»

di Mario Pari
Fiori portati in piazza Loggia, alla colonna sbrecciata dalla bomba, poche ore dopo lo scoppio
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Nell’udienza dedicata alle arringhe dei difensori di Roberto Zorzi è arrivata la notizia del ricorso per Cassazione dell’Avvocatura dello Stato. Ricorso contro il rigetto, da parte del gup Francesca Grassani, della richiesta di costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’udienza preliminare relativa al processo chiesto per Zorzi che è considerato dagli inquirenti bresciani uno degli esecutori della strage di piazza della Loggia. Ora bisognerà attendere la fissazione dell’udienza in Cassazione anche per quanto riguarda la prossima davanti al gup di Brescia, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio del veronese adesso residente negli Stati Uniti. Il giudice ha spiegato che se non verrà fissata la data dell’udienza per Cassazione non cambierà quella del 15 giugno già decisa per il procedimento bresciano. In caso contrario l’udienza preliminare verrà aggiornata diversamente. Ieri è stato, in ogni caso, il giorno in cui i legali di Zorzi hanno chiesto il non luogo a procedere nei suoi confronti. Richiesta motivata in gran parte con quanto contenuto nella memoria depositata dopo l’avviso di chiusura indagini, ma non solo. Sono state sostenute, tra l’altro, l’inattendibilità del superteste dell’accusa, l’esistenza dell’alibi, la bassa caratura politica di Zorzi e l’assenza di frequentazioni bresciane da parte sua. «Abbiamo concluso - ha spiegato al termine dell’udienza l’avvocato Stefano Casali che con il collega Edoardo Lana difende Zorzi -per una sentenza di non doversi procedere nel senso che riteniamo che gli atti non consentono assolutamente di fare una previsione di giudizio di condanna. Rispetto alla memoria difensiva prodotta dopo l' avviso di conclusione delle indagini preliminari è stata fatta una nota d'udienza ampia relativa agli atti contenuti in questo fascicolo che possono essere utilizzabili oppure non utilizzabili». Il legale ha quindi aggiunto: «E' stata un'udienza molto interessante, molto partecipata in un contesto assolutamente di grande lealtà e di grande collaborazione perché venissero rispettate le regole, com'è giusto che sia, di diritto di difesa». L’avvocato ha parlato di: «Un'udienza sviluppata con grandissima collaborazione e devo veramente ringraziare perché, e non è sempre così, la difesa ha avuto il più ampio spazio per esprimere ogni argomento. Posso dire che ho veramente potuto esprimere, con il collega Edoardo Lana ogni argomento e ogni riflessione. Ritengo che il giudice abbia condotto l'udienza in maniera esemplare dal punto di vista delle garanzie della difesa». Ora quindi l’attesa per sapere se si tornerà in aula il 15 giugno, o in un’altra data. Ci saranno le repliche, camera di consiglio e pronuncia del giudice. •.

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