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Tutti i guai del «concorsone»: per i precari della scuola è corsa contro il tempo e...il caos

di Magda Biglia
È stato ammesso l’80% di quanti si sono presentati. Difficile terminare tutto entro l’estate. Andranno create sottocommissioni

L’intenzione era che tutto finisse entro l’estate, perché a settembre deve essere bandito il concorso ordinario per poter onorare la richiesta del Pnrr di 70 mila assunzioni fra i precari della scuola. Ma l’alta e inedita percentuale di coloro che hanno superato lo scritto dello Straordinario ter, il «concorsone», in media oltre l’80 per cento, ha messo a dura prova il sistema scolastico italiano e regionale in particolare.

A ogni regione, ad aggregati di regioni e a ogni provincia sono assegnate le diverse classi di concorso delle secondarie oltre che infanzia e primaria. Alla Lombardia sono assegnati dal concorsone 13.500 posti in totale.

Esercito di candidati

In Lombardia arrivano anche dal Friuli, dal Veneto, dal Piemonte, dalla Liguria. Ma quando l’assalto degli accreditati all’orale arrivava a oltrepassare i 3 mila o 5 mila candidati l’organizzazione è entrata in tilt. Una commissione esaminatrice, che richiede oltre al presidente due insegnanti della materia, uno di inglese e un segretario, non può avere più di 500 persone da interrogare e si sono dovute creare in certi casi anche dieci sottocommissioni, allargando la platea di scuole coinvolte, diciannove per ora nel Bresciano, con interscambio pure a livello lombardo.

Per fare qualche esempio, il Fortuny ha soccorso Bergamo, Palazzolo sull’Oglio Varese, Gardone Valtrompia Mantova; Monza Brianza si è presa un pezzo di Scienze naturali che spettava a Brescia. Una sottocommissione è finita al Gambara.

Prove al via

«Cominceremo la settimana prossima - spiega la preside Patrizia Schiffo - questo assalto dimostra un interesse ancora vivo per la professione, ci fa piacere. Però con l’orario extrascolastico ora, con la Maturità di mezzo, con le ferie che comunque ci sono, non finiremo prima di settembre inoltrato».

Col tipico «tirar su le maniche» alla bresciana i dirigenti si sono resi disponibili, i docenti anche, ma nella maggior parte dei casi prima di maggio non si comincia, si finisce a luglio inoltrato, e spesso a settembre. Le maggiori difficoltà si stanno verificando dove i candidati sono 490 o anche 499, non consentendo le sottocommissioni e lasciando una marea di orali da condurre: mezz'ora per uno? Sono quasi mille ore, più i verbali. Cinque ore per pomeriggio? Sono 200 pomeriggi.

"Tempi brevi"

«Il Ministero spinge per tempi brevi, in attesa dell’altra tornata da Pnrr, ma in talune situazioni nel Paese, ancora siamo a metà del guado», riferisce Adriano Cattelan di Gilda. Per alcune materie, oltre all’interrogazione, è prevista pure una prova pratica. «Per fortuna gli aspiranti sono solo 255», dice Simonetta Tebaldini dell’Iis Castelli dedicato ai tecnici di chimica.

Lo stesso accade all’Einaudi di Chiari dove passano i futuri addetti alle tecnologie delle costruzioni. Anche lì si presentano in 206, quindi «ce la faremo anche perché sono occupati tutti docenti della nostra scuola», afferma Vittorina Ferrari.

Le criticità

Infatti un altro problema nella formazione delle commissioni è stato quello del trovare i membri non troppo lontani, seguito da quello delle continue sostituzioni per intervenuta impossibilità. Manca uno, tutto si blocca. E’ una corsa contro il tempo. Soprattutto per infanzia e primaria: i vincitori passeranno di ruolo subito, mentre i vincitori della secondaria passeranno di ruolo l’anno successivo previ corsi abilitanti, i crediti formativi a pagamento.

La maggior parte non è abilitata perché il concorso speciale in atto non è abilitante. Ma per l’infanzia che ha sede nel Bresciano si sono dovute realizzare sette sottocommissioni in sette Ic differenti per i 3.220 candidati.

L’unico che non dà carico ma dà il problema opposto è il sostegno nelle medie dove i candidati sono 530 in Lombardia a fronte di 2.019 posti. «E’ uno sforzo immane che non si concluderà prima del caldo - commenta Luisa Treccani segretaria generale della Cisl Scuola -. Però dovrebbe finalmente calare il numero dei precari nella nostra provincia, negli ultimi anni attorno a 4 mila. Sono anche parecchi gli indeterminati perdenti posto a causa del calo di alunni e pure questo inciderà».

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