IL CASO

Puegnago, l'antenna della discordia. I residenti all'attacco

di Alessandro Gatta
Gli abitanti della Raffa protestano contro l'installazione del traliccio della Vodafone, e si preparano a raccogliere le firme
I residenti davanti all'antenna
I residenti davanti all'antenna
I residenti davanti all'antenna
I residenti davanti all'antenna

I residenti sono sul piede di guerra e si dicono pronti a presentare più di 100 firme in municipio per chiedere che l'antenna venga rimossa. Siamo in via Mascontina a Raffa di Puegnago, all'angolo di via Serraglie (che porta sulla provinciale) e via San Procolo, che scende a San Felice: è qui che da pochi giorni è spuntata, in un terreno privato, un'antenna Vodafone alta circa 25 metri.

La protesta in strada

I residenti sono arrabbiati: «Lunedì scorso hanno cominciato a scavare, martedì a posare le fondamenta: tempo due giorni e hanno installato l'antenna del punto panoramico più bello di Raffa, davanti alle nostre case», dice Delia Zornada.

«Ci dicono che il Comune l'ha saputo all'ultimo e non poteva opporsi perché l'antenna è provvisoria - aggiunge Bernardo Manestrina detto Nino: è il presidente dell'associazione dei Fanti - ma con tutto quel cemento temiamo che ora quell'antenna non si sposterà più. Ne abbiamo già una vicino al cimitero, un'altra a Manerba: ora basta». Anche la cartellonistica di legge parla di «realizzazione di una Srb temporanea e provvisoria», che dunque andrebbe rimossa entro 120 giorni: le Srb (stazioni radio base) sono impianti al servizio della telefonia mobile. «Sappiamo che questa è un'area verde tutelata: è una questione ambientale e di paesaggio», incalza Marisa Garbelli. Insieme a lei ci sono anche Carlo Crescimbeni, Pierina Delai e tanti altri: ieri erano almeno una trentina.

Il sindaco: il Comune non ha voce in capitolo

Abitano in via Serraglie, via Benaco e dintorni: «Noi siamo residenti - continua Delia Zornada - ma anche i proprietari delle seconde case sono dalla nostra parte». In zona anni fa c'era un bar, poi chiuso: il terreno, seppur privato, era comunque aperto (in quanto «punto panoramico») ma la proprietà ha deciso di cintarlo dopo vari episodi di degrado e abbandono rifiuti. Sull'antenna interviene anche il sindaco Silvano Zanelli: «Parliamo di un'autorizzazione provvisoria sulla quale il Comune non può dire nulla. Come previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche, gli impianti temporanei rientrano tra gli interventi non soggetti ad autorizzazione paesistica». Ma sarebbe già arrivata richiesta di installazione definitiva, su cui il parere del Comune è vincolante: «Tutti d'accordo sulla necessità di potenziare le telecomunicazioni - continua il sindaco - ma siamo completamente contrari a un'antenna fissa in quella posizione. Restiamo disponibili a valutare un luogo diverso, non così d'impatto».

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