SUL GARDA

Castello di Desenzano, il problema è impedire il crollo strutturale

di Silvia Avigo
Il sindaco: «Più che ad ambiziosi progetti culturali pensiamo a evitare un cedimento irrecuperabile. Dalle analisi statiche rischio di implosività sulla facciata verso l’anfiteatro»
Rischio statico per alcune porzioni del castello: in particolare sulla facciata verso il lato dell’anfiteatroIl sindaco Guido MalinvernoL’esterno della porzione di castello ora «sorvegliata speciale»
Rischio statico per alcune porzioni del castello: in particolare sulla facciata verso il lato dell’anfiteatroIl sindaco Guido MalinvernoL’esterno della porzione di castello ora «sorvegliata speciale»
Immagini del castello di Desenzano sul lago di Garda

Il castello di Desenzano ha mille anni, almeno nel nucleo più antico, e inizia a sentirli tutti, anche con una serie criticità statiche, tali da accendere una spia rossa sulla solidità della struttura. Ecco perché sono queste, la sicurezza e il consolidamento statico, le priorità dell’attuale Amministrazione comunale, ben più di progetti ambiziosi di trasformazione in centro congressi, maxi teatro e quant’altro. Ma il punto è che di fondi non ce ne sono né per l’uno né per l’altro obbiettivo, al momento. «La facciata verso l’anfiteatro presenta un fenomeno di implosività o esplosività. Potrebbe scattare un effetto domino», erano state le parole del sindaco Guido Malinverno al Consiglio comunale del 12 settembre.

La cronistoria delle ristrutturazioni del castello

Lo stato del Castello è da sempre un tema presente nei programmi delle amministrazioni comunali. I sindaci Cino Anelli e Fiorenzo Pienazza ristrutturarono l’ala ovest, che oggi è la sede di mostre, conferenze e matrimoni. Rosa Leso, invece, commissionò un progetto per recuperare la ex caserma Beretta e trasformarla in un teatro, troppo oneroso e rimasto nei cassetti. La scelta di Malinverno é diversa: «Il costo per sistemare la caserma Beretta è di 16 milioni di euro - ha affermato in aula - ma l’aumento dei materiali per l’edilizia rende ancor più impossibile questa spesa. Ho preferito verificare il suo stato di sicurezza incaricando uno studio di valutazione statica e sismica, che ha confermato la sofferenza del castello. Adesso bisogna agire in questa direzione per evitare un crollo irrecuperabile in futuro».

La situazione statica di uno dei simboli di Desenzano

Calma e gesso: non si è parlato di un rischio imminente di crollo. Ma di segnali che se trascurati potrebbero diventare un’emergenza. La facciata a destra dell’ingresso, quella che dà sull’anfiteatro, rischia il ribaltamento di tutte le arcate da sud verso nord, «scatenando un effetto domino - spiega il sindaco -: il castello è composto da tanti archi, tanti setti che si appiattiscono l’uno sull’altro e spingono sull’ultimo. Questa è la tensione statica critica del nostro castello». C’è un altro problema, anche se meno preoccupante secondo Malinverno: il possibile distacco del porticato dalla struttura. «Abbiamo provvisoriamente messo in sicurezza la parte - aggiunge - e realizzato un progetto attualmente al vaglio della Soprintendenza. La questione ha la massima priorità: era fuori luogo pensare alla stagione concertistica prima della sicurezza delle persone. Sono l’unico sindaco dopo tanti anni - rivendica Malinverno - ad essersi preoccupato della salute del castello, anziché pensare a grandi progetti».

L'entità dell'investimento

L’incognita adesso è come trovare i fondi, si parla di qualche milione, che secondo l’opposizione si sarebbe potuto provare a finanziare con il Pnrr: «Discorsi sterili questi sul Pnrr - ribatte duramente Malinverno -. Vero che Livemmo ha ricevuto parecchi milioni, ma in Lombardia è un caso unico. Noi e i nostri uffici prestiamo la massima attenzione per intercettare i bandi, nessuno dei quali ad oggi è utilizzabile per questi lavori».•.

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