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Due «torri gemelle» per Desenzano: spunta l'Idea grattacieli sulla ex Federal Mogul

di Alessandro Gatta
È la proposta dei nuovi proprietari dell’area dismessa ma il sindaco non si sbilancia e frena gli "entusiasmi"

Due grattacieli da 13 piani ciascuno, a destinazione residenziale e direzionale, un altro palazzo a «stecca» da 3 o 4 piani a destinazione direzionale e commerciale: sono le «twin towers» di Desenzano, più che un progetto una proposta ancora molto preliminare ma già sul tavolo, unica intenzione concreta per il futuro dell'ex Federal Mogul, area industriale da 31 mila mq dismessa dal 2011 e da allora ferita aperta in via Marconi, nel bel mezzo dell’abitato.

L’iniziativa dei privati

La proposta sarebbe stata presentata dalla nuova proprietà (l'area è stata acquisita per 4 milioni di euro da una società con sede a Salò) come Piano integrato di intervento: strumento urbanistico, riferisce il sindaco Guido Malinverno, «procedura trasparente che coinvolge il Consiglio comunale in fase di adozione e di approvazione, prevede conferenze dei servizi, eventuale Valutazione d'impatto ambientale, massima condivisione».

In Consiglio comunale nessun accenno esplicito alle «Torri gemelle», questione avvolta da stretto riserbo, anche se dell’esistenza di questa proposta parla tutta la città da almeno un mese. In aula solo la consigliera Pd Maria Vittoria Papa ha accennato ai «grattacieli», ma ampio è stato il dibattito sulla ex Federal, chiesto dal consigliere 5 Stelle Andrea Spiller.

Il sindaco frena

«La proprietà si è fatta conoscere - ha detto il sindaco, senza entrare nello specifico - e ci ha detto di voler valorizzare l'area a beneficio della comunità. Io ho ribadito che i cambi di destinazione si fanno nel Pgt e che non c'è tale intenzione nella prossima variante. Si valuteranno le opzioni ma non abbiamo preso decisioni: ci è stato chiesto un parere preventivo a cui risponderemo che, in questa fase, il cambio di destinazione non è ancora previsto».

Almeno fin quando non si concluderà la bonifica degli inquinanti lasciati da decenni di attività industriale: «Sull'area da bonificare non si può fare nulla – ha detto Malinverno –: ma anche se fosse, non è detto che Arpa consenta di fare tutto quello che si vuole. Oggi l'area è interdetta a ogni attività e lì non si può fare niente».

Ma l’emergenza è la casa

Torri sì o torri no, il tema ha anticipato in Consiglio il dibattito sulla crisi abitativa che colpisce Desenzano, dove il 30% delle case non ha abitanti stabili e l’affitto turistico va per la maggiore: approvate all'unanimità le mozioni di Pd e 5 Stelle per agevolazioni tributarie sugli affitti a lungo termine, interventi di edilizia convenzionata e istituzione di un tavolo sulle politiche abitative. Ma non sarà facile uscirne: «Un trilocale in centro in affitto breve per vacanze rende fino a 20 mila euro l'anno, 14 mila euro con agenzia, e solo 10 mila in locazione lunga (in media 1.000 euro al mese) - commenta il vicesindaco Stefano Medioli -: anche riducendo l'Imu di 200 o 300 euro, non credo basti a convincere i proprietari».

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