Agivano di notte, dopo aver studiato luoghi e vie di fuga alla luce del sole. Andavano a colpo sicuro, arraffando intere partite di smartphone e apparecchiature elettroniche nei centri commerciali delle province di Mantova, Brescia e Vicenza. Una scia di furti rapidi, quasi chirurgici, ma non abbastanza. Una vera e propria banda, adesso disarticolata.
Il 2 maggio i carabinieri di Castiglione delle Stiviere hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti «di due pregiudicati ritenuti responsabili, in concorso tra loro e con altri soggetti, di “furti aggravati” in danno di esercizi commerciali della grande distribuzione».
I due sono stati arrestati a Soiano del Lago, in provincia di Brescia. A emettere l’ordinanza è stato il giudice per le indagini preliminari di Mantova: i militari di Castiglione hanno operato insieme ai carabinieri di Salò e Brescia. Coordinata dalla Procura di Mantova, l’indagine era stata avviata lo scorso novembre: «Le investigazioni, più in particolare, hanno consentito di delineare il modus operandi di ciascuna relativa azione predatoria – si legge nella nota diffusa dagli stessi carabinieri – sempre caratterizzato da preliminari sopralluoghi, e dal ricorso, per i necessari spostamenti geografici atti a garantire le rispettive sortite, di autovetture prese a noleggio con la complicità di basisti presenti in area».