IL CASO

«Debiti per mantenere moglie e figli»: il Tribunale di Brescia li cancella

Applicata la legge salva-suicidi. Un 40enne di Bedizzole, finito in difficoltà finanziarie, non pagherà 60mila euro
Una veduta del palagiustizia di Brescia in via Lattanzio Gambara
Una veduta del palagiustizia di Brescia in via Lattanzio Gambara
Una veduta del palagiustizia di Brescia in via Lattanzio Gambara
Una veduta del palagiustizia di Brescia in via Lattanzio Gambara

Con moglie e 4 figli e uno stipendio da commesso, un 40enne ha accumulato debiti per 80mila euro che ora il Tribunale ha deciso di azzerare.

Per il 40enne, residente a Bedizzole la situazione è precipitata dopo il 2017, quando ha acquistato un'auto e mobili per la casa. Nel 2018, non riuscendo a restituire il denaro, si è rivolto a un avvocato che ha chiesto al tribunale l'applicazione della legge 3 del 2012 (la Salva-suicidi) oggi confluita nel Codice della crisi.

«Legge che sancisce un principio molto semplice - spiega il legale - : nessuna persona onesta finita in difficoltà finanziaria può essere condannata a pagare per tutta la vita debiti che vanno ben oltre le sue capacità economiche». L'uomo ha versato 350 euro al mese per 4 anni, (16.800 euro in tutto). I restanti 60mila euro di debito sono stati ora cancellati dal Tribunale. 

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