il gesto

Rezzato, giovane decide di uscire dal tunnel della droga grazie all’aiuto degli agenti

di Redazione provincia
Fermato durante un controllo il ragazzo ha iniziato a dialogare con la polizia Locale che lo ha convinto a entrare in comunità

L’altro volto della polizia Locale. Quello che non giudica ma conforta, ascolta e incentiva le persone in difficoltà ad uscire dal tunnel. Teatro di una storia che faticosamente prosegue verso un lieto fine è Rezzato. A diffonderla gli agenti del comando con una premessa emblematica.

«La droga crea conseguenze irreparabili e introduce in un mondo del quale è difficile liberarsi, preclude la possibilità di scoprire il futuro e trasforma la persona in un essere distruttivo».

La storia

Un’angusta strettoia che ha intrappolato un giovane ragazzo tossicodipendente, una vita intervallata da tristezza, depressione, sballo, finta felicità. «Ha iniziato nel periodo dell’adolescenza, come molti, con hashish e marijuana, per poi passare alla cocaina - raccontano gli agenti -. I rapporti con i familiari e con gli amici si incrinavano sempre di più. Diventava difficile portare avanti anche una relazione sentimentale».

Una dipendenza profonda, costosa: lo stipendio spariva solo qualche giorno dopo l’accredito. Un’esistenza sempre più difficile, stretta nella morsa dei debiti e della depressione. Il ragazzo viene licenziato e perde il posto di lavoro. Sta sprofondando nel baratro fino a quando finisce nella rete di un controllo della polizia Locale.

L'intervento della Locale 

Gli agenti fin da subito capiscono che il giovane ha bisogno di parlare, di confidarsi. Una richiesta di aiuto che è stata colta. «Da quel giorno il giovane ha continuato a tenere contatti con noi - svelano gli agenti -. Ne sono nati incontri e telefonate con profonde opere di convincimento affinché seguisse un percorso di disintossicazione».

Il giovane da poco tempo ha deciso di farsi accogliere da una comunità di recupero. «Non potremo vederlo per molti anni, ma siamo sicuri che appena potrà passerà a trovarci - affermano gli agenti -. Questo è uno dei motivi per cui ogni giorno indossiamo la divisa: per stare vicino a chi ha bisogno»

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