IL CASO

Salmonella in Valsabbia: Ats attende le analisi, migliorano le condizioni degli intossicati

Analisi sugli insaccati

La buona notizia è che le condizioni della decina di persone intossicate dalla salmonella a causa, sembra, della carne cruda di un insaccato consumato al ristorante, stanno migliorando: anche gli uffici sanitari, quelli dell’Ats Brescia, spiegano che si è trattato di un «episodio gestito e sotto controllo».

Resta da chiarire l’effettivo legame tra l’incidente e l’alimento consumato nello scorso weekend nel locale di Preseglie. Qualcuno si è rivolto anche al Pronto soccorso preoccupato da dolori di stomaco, vomito, dissenteria, crampi e febbre; altri hanno pensato a un virus di stagione attendendo con pazienza che passasse.

Nell’elenco anche il proprietario e gestore del ristorante: «Prima di mettere prodotti in tavola li voglio assaggiare per assicurarmi della qualità di quanto offro ai miei ospiti - racconta quest’ultimo -. Può anche darsi che altri si siano sentiti male, perché nel fine settimana ho dato da mangiare ad almeno una sessantina di persone. Io stesso ho avuto la febbre alta, a oltre 39°, e altri problemi, ma mai avrei pensato alla salmonellosi. Mi sono curato come fosse un’influenza. Quando poi si è iniziato a parlare di salmonella ho pensato al mio tiramisù. Non era quello, e ora attendiamo le risposte dell’Ats su affettati e salame».

Accertamenti in corso

Al centro degli accertamenti sanitari, oltre naturalmente al ristorante, c’è anche l’azienda agricola che produce l’insaccato, nella quale sono state effettuate analisi e prelievi sui macchinari e sui locali di trasformazione. La produzione e la vendita di salumi sono state sospese in via cautelare, così come i prodotti già distribuiti sono stati ritirati dal mercato.

Sotto la lente, poi, anche il macello che lavora la carne. Chiarire la situazione spetta appunto all’Ats, e l’Azienda sanitaria comunica che «è stata sospesa temporaneamente l’attività di lavorazione dei salumi nell’azienda individuata», che «il prodotto contaminato o potenzialmente contaminato è in blocco nello stabilimento in attesa dei rapporti di prova dei laboratori dell’Istituto zooprofilattico», e che «sono in corso ulteriori accertamenti per valutare la correlazione tra il ceppo di salmonella individuato nel salume e quanto trovato nelle persone che hanno fatto accesso ai servizi sanitari».

Intanto, anche a Sabbio Chiese si sarebbero registrati 4 intossicati con gli stessi sintomi. Sembrano non avere a che fare con l’altro episodio, ma sembra anche qui esserci di mezzo un salame.

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