Incidenti nautici e annegamenti Una prova generale di soccorso

di Alessandro Romele
I volontari della Protezione civile si sono affidati a formatori di livelloA Sale Marasino sono stati testati anche  gli interventi per incidenti nauticiL’addestramento per il soccorso ai bagnanti in difficoltà è stato uno dei punti  qualificanti dell’esercitazione
I volontari della Protezione civile si sono affidati a formatori di livelloA Sale Marasino sono stati testati anche gli interventi per incidenti nauticiL’addestramento per il soccorso ai bagnanti in difficoltà è stato uno dei punti qualificanti dell’esercitazione
I volontari della Protezione civile si sono affidati a formatori di livelloA Sale Marasino sono stati testati anche  gli interventi per incidenti nauticiL’addestramento per il soccorso ai bagnanti in difficoltà è stato uno dei punti  qualificanti dell’esercitazione
I volontari della Protezione civile si sono affidati a formatori di livelloA Sale Marasino sono stati testati anche gli interventi per incidenti nauticiL’addestramento per il soccorso ai bagnanti in difficoltà è stato uno dei punti qualificanti dell’esercitazione

Affinare le procedure per affrontare le emergenze e testare l’efficacia dei protocolli di salvataggio in vista della stagione estiva che vede fisiologicamente innalzarsi il rischio di annegamenti e incidenti nautici. L’esame è stato superato a pieni voti dai 30 volontari del gruppo intercomunale della Protezione civile coordinato dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano che hanno svolto una esercitazione al porto commerciale di Sale Marasino. Sotto l’egida e il cordinamento dei formatori Davide Burlotti e Sergio Pelucchi, gli operatori hanno approfondito e studiato le azioni da compiere in caso di emergenza sulle specchio d'acqua del lago d'Iseo. [CROSSHEAD]«Oggi – spiega Burlotti – i volontari possono solamente lanciare la ciambella di salvataggio e le corde di recupero persona in difficoltà, dopo avere allertato il servizio 112 ed avere segnalato all'autorità competente anomalie e emergenze». Ma in realtà «questa non è un’operazione semplice – ammette –: servono attenzione, concentrazione e prontezza di riflessi perchè la tempestività dell’intervento può salvare una vita. Nel corso dell’addestramento svolto a Sale Marasino abbiamo puntato soprattutto su questo aspetto». La lezione pratica è stata preceduta, nelle scorse settimane, da altre sedute in piscina a Provaglio: l'intenzione della Comunità Montana è quella di formare al meglio i propri volontari e di alzare la qualità dell’assistenza ai bagnanti e ai diportisti sul territorio. Ai settori già ben coperti dell'antincendio boschivo e della prevenzione al rischio idrogeologico, si sta aggiungendo quindi quello relativo al soccorso acquatico. «In effetti – osserva Paolo Bertolazzi, coordinatore, insieme a Stefano Picchi, del gruppo intercomunale di Protezione Civile – dallo scorso anno anno abbiamo integrato nell’organico giovani esperti soccorritori in tecniche subacquee. L'intenzione è di ampliare il servizio di intervento, e la formazione ovviamente deve essere prioritaria, anche con questo tipo di esercitazioni». Sono in tutto 210 gli operatori del gruppo intercomunale, suddivisi nei tre settori e in 8 distaccamenti tra Pisogne e Provaglio. «È evidente – conclude Marco Ghitti, presidente dell'ente comprensoriale sebino – che la qualità del servizio di intervento sia aumentata anche grazie alla formazione del gruppo intercomunale che ha unito forze ed intenti. Purtroppo però – sottolinea – a livello di dipartimento nazionale di Protezione civile questa rete non viene percepita nel modo giusto. Siamo pronti ad ogni evenienza e ci piacerebbe potere aiutare di più chi, in questi giorni, si trova in condizione di piena emergenza». [END]

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