IL COMIZIO

Salvini: «A Brescia vinceremo». Investitura ufficiale per Rolfi

di Giuseppe Spatola
Da Matteo Salvini è arrivata l’investitura ufficiale di Fabio Rolfi a candidato sindaco del centrodestra a Brescia
Da Matteo Salvini è arrivata l’investitura ufficiale di Fabio Rolfi a candidato sindaco del centrodestra a Brescia
Da Matteo Salvini è arrivata l’investitura ufficiale di Fabio Rolfi a candidato sindaco del centrodestra a Brescia
Da Matteo Salvini è arrivata l’investitura ufficiale di Fabio Rolfi a candidato sindaco del centrodestra a Brescia

Ad Adro la Lega si è ritrovata intorno al suo leader senza le folle oceaniche degli anni pre-Covid ma con lo spirito di chi vuole tornare a «contare» nel centrodestra e nel Governo. E Matteo Salvini ha scaldato i suoi lanciando ufficialmente la candidatura di Fabio Rolfi a sindaco di Brescia.

L’assessore regionale all’agricoltura è stato «incoronato» davanti ai leghisti specificano, però, che il suo nome è «condiviso» da tutto il centrodestra. «I sindaci sono importanti e noi siamo un movimento matto: di solito quando fai l’assessore regionale bene dovresti voler tornare a farlo - ha detto Salvini parlando di Rolfi -. Però su questo palco io spero che ci sia qualcuno che finalmente dopo 10 anni di sindaci di sinistra porterà a Brescia un sindaco della Lega. Fabio Rolfi sarà il prossimo sindaco del centrodestra a Brescia. Il suo è un esempio per tanti altri.

C’è l’accordo del centrodestra e quindi siamo già in pista per le comunali e per la Loggia». Un augurio che arriva all’inizio di una estate politicamente rovente sul fronte governativo. «Il governo Draghi rischia se non fa le cose - ha precisato Salvini mettendo avanti le mani -. Non mi interessano le dinamiche degli altri partiti di maggioranza. II governo va avanti se riesce a soddisfare le aspettative per cui è nato, e certamente non è nato per la droga libera o per dare la cittadinanza facile agli immigrati. Piuttosto, discutiamo su come togliere il Reddito di cittadinanza a chi rifiuta anche un solo lavoro, invece di accanirsi con taxisti, ambulanti e partite Iva». Chiaro quanto lo è dettando le priorità della Lega.

«Siamo entrati in questo governo per portare il Paese fuori dalle emergenze - ha precisato Salvini -. Ci aspettiamo un supporto specifico per famiglie e imprese con una rinnovata pace fiscale. Rottamazione, stralcio, rateazione: discutiamo insieme lo strumento migliore. Ci sono 15 milioni di italiani che non sono riusciti a onorare il debito con lo Stato. Devono poter ripartire. Aggiungo: entro fine anno dobbiamo superare la sciagurata legge Fornero con Quota 41, poi avanti tutta con l'equo compenso per i liberi professionisti e con l'autonomia regionale, per la quale manca solo il via libera di Draghi».

Poi la promessa di barricate su lus scholae e coltivazione della cannabis. «La linea ufficiale del governo, certificata dal Dipartimento per le politiche antidroga, è nettamente contro la cannabis - ha specificato il senatore leghista -. Chi vuole bloccare l'Aula, per sostenere il contrario, fa una provocazione che fa perdere tempo al Paese, ferisce la maggioranza e mette in difficoltà il governo». Nessun sbilanciamento, invece, sulla legge elettorale. «Preferisco parlare di lavoro, tasse e immigrazione ma prendo atto che a sinistra sono appassionati di legge elettorale, disegno di legge Zan e droga - ha detto Salvini -. II sistema di voto non è una priorità per i cittadini, che sono in emergenza per il caro bollette e il caro carburanti. Con il centrodestra governiamo insieme migliaia di comuni da Nord a Sud e la maggioranza delle regioni italiane: alle politiche saremo uniti e potremo guidare il Paese con un chiaro mandato popolare. Ci sono state divergenze locali, alle ultime amministrative, ma sono convinto sia interesse di tutti e soprattutto dell'Italia avere un centrodestra compatto».

Da qui l’appello per la partecipazione a Pontida dove i militanti indicheranno la strada da intraprendere verso le elezioni del 2023. «Il 18 settembre a Pontida saranno decine di migliaia di cittadini a esprimere il loro giudizio sui fatti - ha ribadito Salvini -. Sottolineo che la Lega ha già fatto 600 congressi: siamo gli unici a esistere con oltre 1.400 sedi. I padroni della Lega sono i militanti e la base». •.

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