Al lavoro per i musei con paghe inaccettabili

Quello delle risorse dedicate ai beni culturali, in questo caso alla custodia di un patrimonio immenso e spesso malgestito, è uno storico nodo da sciogliere. A ricordarlo nelle prossime ore saranno i lavoratori esternalizzati dei Musei archeologici nazionali della Valcamonica, che si sono costituiti recentemente in un’associazione battezzata efficacemente «Collettivo 5,37», dove il numero indica la paga oraria garantita loro (in euro) per i servizi all’interno delle strutture museali; una paga molto più che discutibile che li ha visti denunciare nel recente passato la condizione di addetti sottopagati. Anche per rendere ulteriormente nota questa situazione, i giovani propongono per domani, Festa della Repubblica, una «Camminata (Af)fondata sul lavoro», che si terrà fra il Museo archeologico nazionale di Cividate e il Mupre di Capodiponte, e che attraverserà anche il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane, sempre a Capo di Ponte. Si tratta di un percorso di 15 chilometri che si sviluppa tra paesi e sentieri, di «una passeggiata autogestita e orizzontale adatta a tutti e animata da interventi e letture teatrali a cura di Valeria Raimondi, Francesca Cecala e Antonello Scarsi», spiegano i promotori. Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti alle 9,30 davanti al Museo archeologico nazionale di Cividate, e la possibilità di rientro in pullman da Capo di Ponte alle 17,34, il pranzo al sacco e la raccomandazione di indossare calzature comode. Non è richiesta la prenotazione anche se per informazioni sono disponibili il numero telefonico 375 6582371 o la mail collettivo.5.37@gmail.com. Nel frattempo, i consiglieri del Movimento 5 Stelle in Regione hanno sollevato il problema interrogando l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, e la consigliera bresciana Paola Pollini spiega che la stessa Caruso si è impegnata a farsi carico dell’istanza nei confronti della Direzione regionale Musei. L.Ran.

Suggerimenti