Cittadini speciali in passerella Cevo ne ha ringraziati quattro

di Lino Febbrari
Cevo La cerimonia di consegna delle quattro cittadinanze onorarie si è tenuta in Municipio
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Cevo La cerimonia di consegna delle quattro cittadinanze onorarie si è tenuta in Municipio
Cevo La cerimonia di consegna delle quattro cittadinanze onorarie si è tenuta in Municipio

Un medico, Pierluigi Binda, che per 42 anni ha seguito con passione e professionalità i cittadini della Valsaviore (allora si chiamava dottore della mutua e nel suo ambulatorio aveva installato anche una poltrona da dentista); due coniugi, Concetta Caliolo e Mauro Tamburrano, originari della Puglia, che per una quindicina di anni hanno svolto l’incarico di segretari comunali nei paesi della vallata. Infine un sacerdote, don Angelo Marchetti, arrivato a Cevo e Saviore appena un anno e mezzo fa, che ha saputo conquistare il cuore di tutti. Sono i quattro nuovi cittadini onorari di Cevo nominati sabato sera al termine di un breve consiglio comunale iniziato con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. «Così testimoniamo la grande riconoscenza che nutriamo nei confronti di queste persone, che ci hanno dato molto in passato con lavoro e amicizia, e che nel caso del parroco daranno alla nostra gente» ha spiegato il sindaco Silvio Citroni prima di consegnare la targa commemorativa. «Tre di loro le ricordiamo con particolare affetto - ha aggiunto -, a partire dal nostro dottor Binda, giovane neo laureato arrivato da Seregno decenni fa per seguire la condotta della Valsaviore, e che è riuscito a instaurare rapporti di fraterna amicizia con tutte le famiglie del paese. Peccato che al momento della pensione abbia scelto di andare ad abitare a un paio di chilometri di distanza, in territorio di Saviore - la battuta di Citroni ha suscitato le risate del pubblico -. Nel nostro cuore sono rimaste anche la simpatia, l’umanità e la competenza dei Tamburrano, anche loro tuttora profondamente legati al nostro territorio seppur da qualche anno abbiano deciso di far ritorno al paese d’origine». «Per ultimo don Angelo, fresco parroco condiviso con Saviore e Valle, che con nostro rammarico, come il dottore, ha scelto di prendere la residenza nel Comune confinante - ha aggiunto il sindaco con un sorriso -. Grazie a questa cittadinanza onoraria da oggi sarà un cevese, anche se solo ad honorem». L’idea di iscrivere all’anagrafe i quattro nuovi concittadini era venuta lo scorso anno al termine di un’analoga cerimonia che aveva riguardato due star internazionali della fisarmonica, Eugenio Marini e Daniele Zullo, indiscussi protagonisti del celebre festival che da anni si tiene ogni estate nello spazio feste della Pineta. Al momento di consegnare l’attestato a don Angelo si è registrato uno scambio di battute tra Citroni e la collega sindaca di Artogne, Barbara Bonicelli (fino al 2021 il sacerdote insignito ha svolto la sua missione nel paese della bassa valle): «Tra qualche anno, quando magari sarai stanco di respirare l’aria dell’Adamello - ha detto Bonicelli - sappi che i tuoi ex parrocchiani ti riaccoglieranno a braccia aperte». «Cercheremo di tenercelo ben stretto, al massimo gli concederemo ogni anno qualche giorno di vacanza» ha replicato Citroni.•.

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