la cerimonia

Edolo, consegnate 54 medaglie d’onore agli ex internati nei campi di concentramento

Al teatro San Giovanni Bosco la partecipata cerimonia che si inserisce nelle celebrazioni del 4 Novembre
La consegna delle medaglie a Edolo
La consegna delle medaglie a Edolo
I camuni insigniti della Medaglia d'Onore

Dopo la cerimonia di consegna di tredici Medaglie d’Onore conferite dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini italiani vittime delle deportazioni e degli internamenti nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti, avvenuta ieri a Brescia, questa mattina anche Edolo ha avuto il suo momento dedicato alla memoria. Al teatro San Giovanni Bosco, alla presenza del prefetto Maria Rosaria Laganà e della presidente nazionale di ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), sono state consegnate ulteriori 54 medaglie agli ex internati nei campi di concentramento.

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La cerimonia a Edolo

Autorità militari e civili, associazioni d’arma in congedo, sindaci e istituzioni di tutta la Vallecamonica, ma soprattutto i famigliari di 54 cittadini italiani deportati e internati nei campi nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, erano presenti in un teatro gremito per la consegna delle medaglie d’onore ai militari di guerra.

Chi ha ricevuto la medaglia

Le medaglie d’onore vengono conferito con decreto del Presidente della Repubblica e la giornata di oggi si inserisce nelle celebrazioni del 4 novembre.

Di seguito l’elenco degli insigniti:

  • Pietro Arzaroli, Edolo
  • Mario Bardella, Edolo
  • Luigi Domenico Basioli, Edolo
  • Giacinto Bassanesi, Edolo
  • Martino Bassi, Niardo
  • Antonio Bezzi, Edolo
  • Luigi Bezzi, Edolo
  • Giacomo Brangi, Corteno Golgi
  • Valentino Calvi, Corteno Golgi
  • Angelo Comensoli, Edolo
  • Emilio Comensoli, Edolo
  • Natale Comensoli, Edolo
  • Valentino Comensoli, Edolo
  • Giacomo Cretti, Cividate Camuno
  • Giovanni Battista Dolcera, Edolo
  • Amadio Festa, Edolo
  • Climaco Festa, Edolo
  • Mario Festa, Pian Camuno
  • Bortolo Fioletti, Nave
  • Giacomo Fioletti, Brescia
  • Giovanni Forchini, Edolo
  • Alberto Gazzoli, Edolo
  • Gaetano Gazzoli, Edolo
  • Giovan Maria Gazzoli, Edolo
  • Martino Gelfi, Camuno
  • Giulio Giudici, Edolo
  • Michele Grassi, Sonico
  • Amedeo Laini, Pisogne
  • Mario Lambrucchi, Malonno
  • Giovanni Magri, Darfo Boario Terme
  • Giovanni Moles, Edolo
  • Giuseppe Moles, Edolo
  • Pietro Antonio Moles, Edolo
  • Aldo Adamo Mosconi, Edolo
  • Alessandro Bortolo Pecorelli, Edolo
  • Attilio Pedrotti, Edolo
  • Battista Perlotti, Edolo 
  • Giuseppe Perlotti, Edolo
  • Bortolo Pezzoni, Pian Camuno
  • Giov Battista Piloni, Edolo
  • Giovanni Battista Piloni, Edolo
  • Giuseppe Piloni, Edolo
  • Stefano Piloni, Edolo
  • Luigi Giuseppe Ramus, Edolo
  • Mario Ramus, Edolo
  • Stefano Richini, Cividate Camuno
  • Angelo Rossetto, Braone
  • Battista Sacristani, Incudine
  • Egidio Salvini, Darfo Boario Terme
  • Edmondo Simoncini, Edolo
  • Guerrino Egidio Sterle, Edolo
  • Giuseppe Tevini, Edolo
  • Emilio Togni, Edolo
  • Michele Vitali, Edolo.

Gli interventi


Il Prefetto di Brescia, la dott.ssa Maria Rosaria Laganà, ha sottolineato durante i saluti quanto sia importante in questo momento storico fare memoria. “Mai come in questo periodo bisogna ricordare le tappe della nostra storia che ci hanno portato fino a oggi in una società che vive pacificamente e in maniera solidale, nonostante si sia ancora oggi circondati da paesi che vivono in situazioni conflitto in cui alla fine è la popolazione civile che ne paga le conseguenze. Coloro che hanno affrontato il sacrificio della prostrazioni fisiche e psicologiche vanno ammirati per il grande rigore morale per l’assenza di sentimenti di commiserazione o di vendetta, questo è l’insegnamento più grande che ci hanno trasmesso”

La presedente ANEI, dott.ssa Anna Maria Sambuco, ha parlato dell’enorme importanza del ricordare questi nostri fratelli che ci hanno tramandato la sofferenza dell’internamento; della forza che oggi questo ricordo ci deve trasmettere, forza da trasmettere alle future generazioni perché il riconoscere quello che è stato è dare vero valore al sacrificio dei nostri cari.

Il sindaco Luca Masneri ha sottolineato come nella giornata delle Forze Armate, sia doveroso ringraziare tutti i militari per ciò che oggi fanno per la collettività. Grazie a ANEI Vallecamonica per aver censito i 113 internati militari del comune di Edolo di cui 7 non sono più tornati alle loro case. “La cerimonia di oggi ha il significato di una ricongiunzione col passato della nostra comunità, abbiamo il dovere di ricordare perché ciò che dimentichiamo può tornare. Lo vediamo in questi anni con il ritorno della guerra nel nostro continente, gli avvenimenti del Medioriente: troppo spesso utilizzo delle armi non risolve i conflitti, bisogna combattere non con le armi, ma con la forza dei nostri valori e dei principi di fraternità

 

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