VALLE CAMONICA

In Val Palot si guarda oltre il bostrico: pronto un nuovo giovane bosco

di Alessandro Romele
Oltre 50 volontari hanno preso parte all'iniziativa "Una pianta per la Val Palot", dedicata al ripristino della copertura vegetale in una porzione della vallata intaccata, pochi mesi fa, dall'insetto e quindi disboscata
In Val Palot sono stati messi a dimora 1.500 nuovi alberelliPisogne Volontari all’opera per riforestare una zona disboscata dopo l’attacco del bostrico
In Val Palot sono stati messi a dimora 1.500 nuovi alberelliPisogne Volontari all’opera per riforestare una zona disboscata dopo l’attacco del bostrico
Piantumazione in Val Palot

Manca solo la pioggia a «benedire» il lavoro fatto dagli oltre 50 volontari, tra i quali numerosi bambini, che nei giorni scorsi hanno preso parte all’iniziativa «Una pianta per la Val Palot». Di cosa si è trattato? All’inizio della vallata alle spalle di Pisogne, pochi mesi fa è stata disboscata una vasta abetaia intaccata dal bostrico, proprio sul bivio per la località Croce Marino, a un chilometro circa dalle piste del comprensorio sciistico.

Il progetto

Bisognava ripristinare la copertura vegetale, e per questo si è mobilitata l’associazione Auser Ambiente, che ha avviato una campagna per mettere a dimora 1.500 nuovi alberelli, stavolta latifoglie immuni al parassita come aceri, faggi, aceri montani, frassini, biancospini, tigli e betulle. «Abbiamo visto una bella e importante esperienza di cittadinanza attiva - ha commentato Giulio Berlinghieri, coordinatore dell’associazione -. Un obiettivo su cui l’Auser sta spingendo perché crediamo che debbano essere riempiti dai cittadini ampi spazi di iniziativa popolare. In questo come in altri casi, è l’esempio delle iniziative per la cura del parco comunale nel capoluogo, abbiamo avuto la fortuna di vedere all’opera tantissime persone».

Le risposte alle polemiche 

Un’azione che qualcuno però non ha gradito, avviando una piccola polemica via social alla quale Berlinghieri ha voluto replicare. «Qualcuno dice che la montagna si cura da sola - commenta -. Io credo invece che la natura abbia bisogno di un aiuto, sempre ovviamente nel rispetto delle regole e dell’ambiente. Commentare negativamente significa mancare di rispetto a tutti coloro che hanno a cuore il tema e che hanno dato una mano». «Siamo davvero soddisfatti - ha chiuso l’assessore al territorio Nicola Musati - perché la grande partecipazione di persone di Pisogne e dei comuni vicini ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e l’interesse collettivo per il territorio montano. A questa iniziativa ne seguiranno certamente altre».

In Val Palot sono stati messi a dimora 1.500 nuovi alberelliPisogne Volontari all’opera per riforestare una zona disboscata dopo l’attacco del bostrico
In Val Palot sono stati messi a dimora 1.500 nuovi alberelliPisogne Volontari all’opera per riforestare una zona disboscata dopo l’attacco del bostrico

Sono tante le aree colpite dal bostrico nella vallata alle spalle di Pisogne, per esempio nelle località Prevedecolo e Fontana Cesa dove anni fa la tempesta Vaia schiantò a terra migliaia di abeti. La Comunità montana del Sebino Bresciano ha avviato lavori di riqualificazione, ma le azioni da compiere sono molte. Intanto, sul rimboschimento della Val Palot sono stati investiti 40 mila euro derivanti dalla vendita del legname ricavato da lotti comunali.

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