«Così
elimineremo la
rotonda quadrata»

di Mila Rovatti
I due ponti formano una «rotatoria» ma gli angoli sono troppo strettiLa bozza di progetto per «arrotondare» il percorso tra i due ponti
I due ponti formano una «rotatoria» ma gli angoli sono troppo strettiLa bozza di progetto per «arrotondare» il percorso tra i due ponti
I due ponti formano una «rotatoria» ma gli angoli sono troppo strettiLa bozza di progetto per «arrotondare» il percorso tra i due ponti
I due ponti formano una «rotatoria» ma gli angoli sono troppo strettiLa bozza di progetto per «arrotondare» il percorso tra i due ponti

Si parte da una bozza di progetto, redatta da un ingegnere che ha collaborato alla progettazione del ponte Morandi, per cercare una soluzione alla fantozziana vicenda della rotatoria impraticabile (la «rotonda quadrata») sul ponte del Caffaro, al confine fra Brescia e Trento. Preferisce rimanere fra le quinte l’ingegnere che, gratuitamente, ha prodotto una bozza di progetto offerta al Comune per rendere fruibile la rotonda, su uno snodo strategico dove transitano più di 2 milioni di mezzi all’anno fra cui oltre 167 mila pesanti. Intanto la Corte dei conti sta cercando di fare luce sulla questione perché qui ci sono in ballo soldi pubblici e in municipio a Bagolino, in questi giorni, si stanno fotocopiando 15 faldoni, fra documenti e progetti, da consegnare entro la fine del mese ai magistrati che li hanno richiesti. LA VICENDA, ricordiamo, comincia nel 2012 con la sostituzione dello storico ponte di ferro sul Caffaro, ormai inadeguato. Bocciato il primo progetto, nel 2014 si decise per un nuovo ponte, che, con il vecchio, avrebbe costituito una sorta di rotatoria, per circa 3 milioni di euro. Peccato che poi una perizia sul vecchio ponte abbia evidenziato carenze strutturali e di portata, ma non solo: la parte nuova con il nuovo ponte è inagibile, in quanto gli angoli di curvatura sono impraticabili per gli autobus e i camion. Intanto sul vecchio ponte, l’unico fruibile, è vietato il transito ai camion sopra le 40 tonnellate. Che fare? «Stiamo lavorando su questa nuova bozza di progetto - spiega il vice sindaco di Bagolino, Eliseo Stagnoli-: fra un paio di settimane incontreremo amministratori e tecnici della Provincia di Trento. Intanto abbiamo dato vita a una commissione tecnica con tre ingegneri». La bozza di progetto prevede di spostare il vecchio ponte più a monte o a valle per conservare il suo valore storico e utilizzarlo come passerella pedonale, mentre il nuovo ponte realizzato diventerebbe il fulcro dell’opera. Per fare questo, e tutti gli aggiustamenti del caso, serviranno circa 2 milioni e 200 mila euro: un milione di euro è stato messo a disposizione dalla Regione, 700 mila dal Comune di Bagolino e il resto dalla Provincia di Trento. •

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