PONTE CAFFARO ESALTA LA ROTONDA QUADRATA

È finita a tarallucci e vino, ma coi taralli quadrati, lo spigoloso paradosso della rotonda quadrata tra i ponti sul Caffaro di Ponte Caffaro, un rompicapo che avrebbe fatto perdere la testa persino alla buon’anima di Archimede Pitagorico e a ogni altra grande mente geometricamente versata. Alla fine di mesi, anni di tormentose speculazioni ingegneristiche, senza trovare né la quadratura del cerchio né la cerchiatura del quadro, si è deciso di lasciare le cose come stanno (ecco i tarallucci, ecco il vino) e di provare a vedere se i camion ci passano e se il ponte li regge. Poi se non sarà così si vedrà, senza star lì adesso a smussare gli angoli. Perché la vicenda era questa: l’antico ponte sul Caffaro non regge più, bisogna rifarlo, ma è storico e intoccabile. Allora si affianca un secondo ponte moderno. Ma lo spazio per accedere è poco e allora si realizza, tra i due ponti, una specie di «rotonda» che fatalmente, per l’angustia dell’area disponibile, viene fuori quadrata. Risultato: i camion non riescono a curvare perché la curva, in realtà, è un angolo. Costerebbe 2 milioni arrotondare la rotonda, ma senza sapere se funzionerà. Soluzione? Proviamo. Nelle scienze, si sa, l’esperimento vale più di mille teorie. Archimede ne sarebbe fiero e i tarallucci quadrati avranno, pucciati nel vino, il loro momento di gloria.

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