È terminato verso le 14.30 l'interrogatorio di convalida dei due fratelli gemelli di 17 anni arrestati sabato con l'accusa di avere aggredito nel sonno la sorella 22enne con un ascia e un coltello nella loro abitazione di Polaveno. "Siamo pentiti" hanno detto i ragazzi, a cui viene contestato il reato di tentato omicidio aggravato da premeditazione, minorata difesa, vincolo di parentela e futili motivi. Al Tribunale dei minori, dove l'interrogatorio si è svolto da remoto (uno dei due ragazzi è in carcere a Firenze, l'altro in ospedale per una ferita riportata alla mano) erano presenti anche i genitori, i quali hanno confermato che la figlia sta meglio. "Questa vicenda ci ha sconvolto la vita" hanno poi aggiunto. I gemelli hanno fatto un cenno di saluto ai genitori da remoto, chiedendo però che non partecipassero all' udienza. Il giudice si è riservato sulla convalida e sulla misura cautelare richiesta. Nelle ultime ore sono emersi ulteriori dettagli su quella drammatica notte: i due, prima di lasciare l'abitazione, avrebbero preso 200 euro circa dal portafogli del padre. La sorella, assalita nel sonno con un'ascia e un coltello e colpita più volte, anche al volto e al collo, ieri è stata nuovamente operata per la riduzione di alcune lesioni: sta abbastanza bene e si riprenderà. Sarà sentita dagli inquirenti per avere una sua versione dei fatti.
LE INDAGINI
Le indagini continuano e coinvolgono anche gli specialisti dei Ris di Parma, ai quali sono stati inviati i reperti raccolti dalla Scientifica. La primissima fase degli accertamenti è quindi terminata. Forse più complesso sarà capire come si possa essere arrivati a un fatto così grave con un'analisi che non si riferisca solo al periodo immediatamente antecedente, ma anche con un approfondimento ulteriore.