il caso

Corda Molle, il ministro Salvini allontana le paure: «Nel contratto il pedaggio non è previsto»

di Giuseppe Spatola
Il vicepremier dopo aver effettuato un sopralluogo al Sottopasso a Lumezzane è intervenuto al Teatro Odeon per lanciare la campagna elettorale del sindaco leghista uscente Josehf Facchini
Salvini a Lumezzane

No al pedaggio sulla Corda Molle e data certa per la consegna dei lavori per la bretella della Valtrompia: così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ieri, 5 maggio, ha chiuso le polemiche riesplose sul pagamento del raccordo autostradale gestito da Autovia Padana e i cantieri lumaca della nuova bretella.

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Salvini dopo aver effettuato un sopralluogo al Sottopasso di via Mainone a Lumezzane è intervenuto al Teatro Odeon per lanciare la campagna elettorale del sindaco leghista uscente Josehf Facchini e presentare il suo ultimo libro «Controvento».

Il caso Corda Molle

A margine dell’incontro, però, Salvini è intervenuto sul tema del pedaggio sulla Corda Molle. «Per i nuovi pedaggi serve un contratto tra ministero dell’Economia e ministero delle Infrastrutture - ha sottolineato il ministro ribadendo l’attenzione del Governo sulla questione -. Ad oggi quel contratto non c’è».

L’attenzione sul possibile pedaggio da pagare in Corda Molle è tornata alta dopo che la società di gestione autostradale ha installato 12 portali per fotografare le targhe delle auto. «Se hanno montato quei visori - ha detto Salvini - lo avranno fatto per avere la stima esatta dei flussi di traffico, per contare il passaggio di auto e camion». Insomma, per adesso nessuna novità almeno a livello ministeriale sull’infrastruttura gestita da Autovia Padana che unisce Montichiari con Ospitaletto.

Le proteste dei sindaci 

Nei giorni scorsi i sindaci della Bassa erano tornati sul piede di guerra per il timore che da giugno il raccordo potrebbe diventare a pagamento. Ma sul tema il ministro non ha avuto dubbi. «Nel contratto - ha risottolineato Matteo Salvini - il pedaggio non c’è e non è previsto. Se qualcuno vorrà proporre un pedaggio dovrà avere l’autorizzazione dal ministero che io ho l’onore di guidare. L’ho già detto quattro volte, lo ripeto per la quinta: Delrio nel 2018 modificò la convenzione, però, ripeto, per qualsiasi pedaggio da introdurre ci vorrebbe l’accordo del ministero dei Trasporti e dell’Economia. Noi non abbiamo autorizzato nessun nuovo pedaggiamento. Quindi la Corda Molle è come prima».

Nonostante le rassicurazioni del vicepremier Matteo Salvini, l’introduzione del pedaggio sulla Corda Molle resterebbe comunque all’ordine del giorno. Non tanto, o meglio non solo perché sul raccordo Ospitaletto-Montichiari sono stati già installati i dodici sensori che immortalano le auto in uscita e in entrata per imporre in futuro il dazio.

Alcune tempistiche

Dal Governo non sono ancora arrivati atti ufficiali per garantire i fondi per l’investimento di ampliamento e riqualificazione dei 13 chilometri di bretella che Autovia Padana conta di coprire con il pedaggio. L’opera tra l’altro è in ritardo e non sarà ultimata prima di ottobre. Tempistiche che, per la bretella della Valtrompia, diventeranno presto chiare.

«Conto entro i prossimi giorni di avere una data certa di consegna dei lavori - ha spiegato Salvini -. Quest’opera serve agli imprenditori ed è vitale per il territorio. Per questo ogni giorno mi tengo informato su come si sta evolvendo la questione». Quanto alle tempistiche, sul cartello di cantiere nel 2017 si prevedevano 1.650 giorni di lavori, circa 5 anni al netto dei week-end.

I ritardi

Oggi, realisticamente, si può affermare che la bretella non sarà conclusa prima del 2027. L’apertura del primo cantiere, attesa da decenni, risale al 2020, ma la consegna delle aree da parte dell’Anas alla impresa Salc è del 17 giugno 2021. Da allora si sono susseguiti diversi intoppi, compresa la necessità di bonificare alcuni siti.

Ma per Salvini il raccordo autostradale della Valtrompia non resterà imprigionato nel tunnel della burocrazia e degli extra costi. Nei mesi scorsi il Collegio consultivo tecnico del ministero alle Infrastrutture ha autorizzato a stretta maggioranza la rinegoziazione dei termini del contratto tra Anas e Salc. Il costo complessivo dell’opera supererebbe i 300 milioni di euro rispetto ai 155 milioni dell’appalto originale ed ai 220 del 2017.

Il sopralluogo a Lumezzane

Intanto il ministro ieri pomeriggio ha effettuato un sopralluogo tecnico per i lavori al sottopassaggio veicolare in via Mainone a Lumezzane. Il sottopasso servirà a rendere più sicuro l’incrocio soprattutto per i mezzi pesanti provenienti dalla zona industriale. Il tratto di strada, infatti, collega l’arteria principale con la zona industriale, sopportando nelle ore di punta un intenso traffico.

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