LA TRAGEDIA

Lumezzane, 29enne morto carbonizzato: disposta autopsia ed esame dell'auto che ha preso fuoco

di Fabio Zizzo e Paolo Cittadini
E' accaduto in via Divisione Acqui: le telecamere confermano che non è un gesto estremo e non sono coinvolte altre persone
Quel che resta della Peugeot 308 su cui è morto Riccardo Gobbi
Quel che resta della Peugeot 308 su cui è morto Riccardo Gobbi
Quel che resta della Peugeot 308 su cui è morto Riccardo Gobbi
Quel che resta della Peugeot 308 su cui è morto Riccardo Gobbi

La procura di Brescia ha concesso il nulla osta alla sepoltura, ma prima di restituire le spoglie di Riccardo Gobbi ai familiari attende che questa mattina il medico legale esegua l'autopsia sui resti del 29enne trovato carbonizzato, all'alba di giovedì, all'interno della propria autovettura nel parcheggio dell'azienda di famiglia in via Divisione Acqui a Lumezzane. L'esame servirà per fare chiarezza su come il giovane abbia perso la vita dopo avere trascorso una serata in compagnia degli amici e della fidanzata.

La tragedia è accaduta l'8 dicembre

Lo strazio per una morte terribile tra le fiamme, a pochi metri da casa e nell’azienda di famiglia. E, a soccorrerlo, i volontari dell’associazione presieduta dal padre. Nella giornata festiva dell’Immacolata, la zona industriale di Lumezzane si è svegliata silenziosa, calma e desolata dopo la notte fredda in cui si è consumato il dramma. E forse proprio la straordinarietà della notte senza il traffico di mezzi pesanti, senza addetti e con i macchinari spenti ha giocato un tragico ruolo del destino, trasformando il momento di festa in infinito dolore e disperazione. Gli ultimi istanti di una vita nel pieno della gioventù il 29enne Riccardo Gobbi li ha vissuti sulla sua Peugeot 308 all’interno del cortile di via Divisione Acqui, nell’azienda in cui lavorava, quella del papà Valeriano, molto conosciuto in paese come imprenditore ma anche presidente dell’associazione dei volontari della Croce bianca.

L'auto ha preso fuoco

La vettura, con la marcia inserita - un’automobile con il cambio automatico -, per cause ancora non pienamente accertate da parte dei carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia, forse per un malore del conducente, sarebbe finita contro un muro perimetrale dell’edificio che ospita non solo l’azienda, attiva da quasi cinquant’anni nel settore della smerigliatura di metalli, ma anche alcuni appartamenti della famiglia. Il veicolo impazzito contro il muro avrebbe continuato a tentare la marcia e si sarebbe surriscaldato intrappolando il giovane inerme, rimasto carbonizzato.

Le immagini nelle telecamere

È quanto emerge anche dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza installate sul posto e visionate dai carabinieri; per questo motivo sarebbero stati esclusi un gesto deliberato del 29enne e il coinvolgimento di altre persone. Solo un passante all’alba, prima delle 5,30, ha notato una colonna di fumo provenire dal luogo che si trova in una traversa sopraelevata del secondo lotto della zona industriale. I telefoni hanno iniziato a squillare partendo da quello di Valeriano Gobbi che si è precipitato sul posto.

L'autopsia sul corpo del giovane

Dalla relazione del medico legale incaricato di esaminare i resti del 29enne si potrà infatti capire se a provocare il decesso del ragazzo possa essere stato un malore oppure se la sua morte sia dovuta al fuoco che ha divorato l'autovettura. La presenza, o meno, di tracce di fumo nei suoi polmoni sarà in grado di dare una risposta all'interrogativo.

Verrà esaminata anche l'auto

Nelle prossime ore il pubblico ministero di turno giovedì, il sostituto procuratore Alessio Bernardi, affiderà a un consulente l'incarico di esaminare i resti della Peugeot su cui il 29enne è stato ritrovato carbonizzato. Gli inquirenti, infatti, non escludono nulla: nemmeno l'ipotesi che a provocare il rogo possa essere stato un cortocircuito. I fumi provocati dai cavi elettrici bruciati potrebbero avere fatto perdere i sensi al ragazzo che a quel punto non sarebbe riuscito ad uscire in tempo dall'utilitaria.

 

Il dolore nella comunità di Lumezzane

Ma al di là della necessità di fare chiarezza e di conoscere i dettagli di una tragedia del genere, ora è soprattutto il tempo del dolore e di un’intera comunità che si stringe intorno alla famiglia del 29enne. In via Divisione Acqui, si è assistito al pellegrinaggio dei volontari della Croce Bianca e amici del giovane e del padre Valeriano. Non è mancata la vicinanza dell’Amministrazione comunale, dal primo cittadino Josehf Facchini alla vicesindaco Sonia Peli. «Per la nostra Lumezzane è un’Immacolata davvero molto triste, di fronte a queste tragedie non esisteranno mai le parole giuste - ha scritto il sindaco sui social - una giovane vita spezzata, tanto insopportabile dolore. Una preghiera per Riccardo Gobbi, un abbraccio e condoglianze di cuore alla sua famiglia». • 

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