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Spacciano cocaina tra Gardone e Sarezzo: sgominata banda criminale

di Laura Piardi
Particolarmente attiva nello spaccio in alcuni luoghi definiti sensibili tra cui l’istituto superiore Beretta, la piscina comunale, il cimitero, l’oratorio, la ciclabile e il parco pubblico di Ponte Zanano

Tre settimane di osservazioni, pedinamenti, fotografie, filmati e tanti riscontri. Il Corpo intercomunale polizia Locale Valle Trompia, coordinata dal comandante Patrizio Tosoni, ha chiuso nelle scorse ore un'operazione antidroga che ha portato all’arresto di tre persone e alla denuncia a piede libero di altre quattro.

Droga ritrovata a Gardone

La banda

La banda criminale, era particolarmente attiva nello spaccio di cocaina nelle zone sensibili di Gardone Val Trompia e Sarezzo tra cui l’istituto superiore Beretta, la piscina comunale, il cimitero, l’oratorio, la ciclabile e il parco pubblico di Ponte Zanano.

Alcuni degli arrestati avevano base logistica in abitazioni di altri complici, anch’essi denunciati, e in passato coinvolti in vicende legate agli stupefacenti.

Le indagini 

Tutto è partito da una serie di segnalazioni raccolte dai cittadini, su alcuni movimenti sospetti nella zona del centro di Gardone Val Trompia ma anche di Ponte Zanano. Nel corso delle indagini, gli agenti della Locale hanno individuato tre marocchini di 27, 24 e 21 anni, e ne hanno seguito i movimenti.

Con pedinamenti e attività di osservazione, gli investigatori li hanno visti incontrare numerosi clienti. All’inizio della settimana i tre si sono allontanati da Gardone e, secondo gli agenti, hanno ritirato una fornitura di cocaina da piazzare sul mercato di Gardone e Sarezzo. Quando sono rientrati è scattata l’operazione.

L'operazione 

Anche con l’ausilio dell’unità cinofila, e il cane Elsa del Comando della polizia Locale Valle Trompia, le perquisizioni personali, del veicolo, della zona vicino alla ciclabile e di due abitazioni, hanno permesso di recuperare circa 250 grammi di cocaina, in parte suddivisa in dosi e in parte in sasso da tagliare, oltre a una modica quantità di hashish, bilancini, numerosi telefoni (anche sotterrati lungo la ciclabile) e circa 2.500 euro in contanti (di cui una parte sotterrata in ciclabile).

Due dei tre arrestati, dopo la direttissima, sono stati portati in carcere, dove rimarranno fino al processo previsto a fine giugno. Per il terzo arrestato, è stato disposto il divieto di dimora in Lombardia. Gli altri quattro, al momento rimangono a piede libero.

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