«Quel ragazzo rischiava
di annegare nel canale:
ecco come l’ho salvato»

L’utilitaria finita nel fosso che corre lungo la strada per Cadignano
L’utilitaria finita nel fosso che corre lungo la strada per Cadignano
L’utilitaria finita nel fosso che corre lungo la strada per Cadignano
L’utilitaria finita nel fosso che corre lungo la strada per Cadignano

Quando è arrivato casualmente sul luogo della tragedia è come se fosse scattato in lui un «interruttore» invisibile: ha innescato il pilota automatico, si è gettato nelle acque del fosso e facendo ricorso al bagaglio di esperienza maturato in lunghi anni di attività ha soccorso con tempestivita decisiva quel ragazzo, che complice lo stato di semincoscenza stava annegando.

SE IL BILANCIO dell’incidente costato la vita martedì pomeriggio a Marco Zilioli, operaio 54enne di San Paolo, non ha presentato un conto più pesante, il merito è di Tommaso Conter, Vigile del fuoco in pensione di Manerbio. Si è trovato a passare sulla via per Cadignano e ha sentito le invocazioni d’aiuto di Sebastiano Spoti, il 18enne di San Gervasio alla guida della Fiat Punto che dopo aver travolto il 54enne si era ribaltato nella roggia che corre al fianco della strada.

«SI UDIVA UNA persona sotto il ponte che urlava e sono intervenuto nel giro di qualche istante», racconta Tommaso Conter. L'intervento del caporeparto dei Vigili del fuoco è stato risolutivo: «la corrente della roggia lo stava trascinando via», spiega. A quel punto Conter ha soccorso il 18enne neopatentato e in attesa dei soccorsi ha provato in tutti i modi a tenerlo sveglio. «L'ho soccorso e ho tenuto la testa fuori dall'acqua, visto che rischiava di annegare e per le ferite riportate faceva fatica a tirarsi su - spiega l’ex Vigile del fuoco -. Forse era incastrato nell'abitacolo del veicolo precipitato nella roggia. In quei minuti ho cercato di tenerlo sveglio, gli ho fatto qualsiasi domanda e ad un certo punto mi ha informato che nel corso d'acqua c'era un'altra persona», prosegue Tommaso Conter.

In quel frangente il vigile del fuoco in pensione, che ha svolto il ruolo di capo reparto per 32 anni a Brescia, ha chiamato un impresario non troppo distante dal luogo del tragico incidente per farsi aiutare e provare a soccorrere Marco Zilioli. Purtroppo, però, l'operaio era già deceduto. In seguito sono arrivati i primi soccorsi.

L'AUTOMEDICA ha preceduto l'ambulanza, i vigili del fuoco e la polizia stradale di Montichiari. Tutto questo è avvenuto in pochi istanti, momenti concitati che hanno fatto rivivere a Tommaso Conter gli anni in cui lavorava come vigile del fuoco e qualche volta, senza ombra di dubbio, si sarà trovato in situazioni altrettanto delicate. L'epilogo della vicenda, purtroppo, è stato tra i peggiori.

Se Tommaso Conter, grazie al suo sangue freddo, ha avuto il merito di salvare la vita al 18enne, successivamente ricoverato all’ospedale Civile di Brescia, non c'è stato purtroppo niente da fare per il 54enne travolto dall’automobile mentre in sella al suo scooter tornava a casa dal turno di lavoro. V.MOR.

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