Autodromo, due avances
per la pista da 19 milioni

di Massimiliano Magli
Una suggestiva immagine aerea dell’«Autodromo di Franciacorta» Un altro scorcio dell’impianto sportivo di Castrezzato
Una suggestiva immagine aerea dell’«Autodromo di Franciacorta» Un altro scorcio dell’impianto sportivo di Castrezzato
Una suggestiva immagine aerea dell’«Autodromo di Franciacorta» Un altro scorcio dell’impianto sportivo di Castrezzato
Una suggestiva immagine aerea dell’«Autodromo di Franciacorta» Un altro scorcio dell’impianto sportivo di Castrezzato

Sulla carta è una doppia sorpresa, ma non è detto che rappresenti il via all’acquisto di una realtà messa all’asta alla cifra iperbolica di 19 milioni di euro. Due operatori per ora sconosciuti, probabilmente rappresentanti di una cordata imprenditoriale, si sono insinuati nella procedura fallimentare della srl «Franciacorta international circuit holding», la società che era proprietaria dell’ Autodromo di Franciacorta di Castrezzato. In pratica due potenziali acquirenti che vogliono piazzare un picchetto in direzione di una possibile acquisizione.

Uno solo l’ha spuntata, presentando un rialzo sulla base d’asta di 10 mila euro fissata dal giudice fallimentare Vincenza Agnese. L’offerta apre una strada: garantisce appunto il diritto di opzione all’acquisto dell’impianto gestito fino al fallimento dalla Franciacorta international (era l’autunno del 2015) alla quale è poi subentrato il patron della struttura, Ettore Bonara, intenzionato a non abbandonare una realtà alla quale tiene moltissimo; al punto da averlo dedicato al figlio Daniel prematuramente scomparso.

Il curatore fallimentare Stefano Sbardolini mantiene il riserbo sull’identità del vincitore; che comunque potrebbe significare poco visto che, dicevamo, quasi certamente si tratta di una cordata. Ma perché presentare una opzione su una operazione fallimentare? «Era un punto contenuto già nelle condizioni dell’azienda - spiega il curatore -, ne ho parlato con il giudice e abbiamo preferito mantenere anche questa possibilità». Di fatto questa è anche una caparra, e a fronte di un mancato passaggio di mano l’offerta della cauzione verrà persa dal proponente.

L’ACQUISIZIONE del diritto di opzione conferisce all’acquirente il solo diritto a poter acquistare dalla proprietà (la famiglia Bonara) il compendio immobiliare costituente l’Autodromo di Castrezzato. Ora serviranno alcuni giorni per l’esecutività dell’offerta, che diventerà effettiva soltanto una volta che l’azienda partecipante avrà consegnato l’assegno circolare non trasferibile con relativa autorizzazione del giudice. Poi si capirà se davvero esistono soggetti capaci di investire una somma tanto importante.

Ettore Bonara si dice sereno: «Non sapevo di questa procedura. Per me l’autodromo è una grande passione, ma se qualcuno fosse disposto a stanziare 19 milioni di euro abbiamo già una notizia».

«Ciò che conta - aggiunge il sindaco di Castrezzato Gabriella Lupatini - è che la grande passione di Bonara possa trasmettersi a un gestore: contiamo moltissimo sul futuro del circuito».

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