Educatori in
parrocchia, al
lavoro con fede

di Gian Battista Muzzi
Don Marco Mori, responsabile degli oratori bresciani
Don Marco Mori, responsabile degli oratori bresciani
Don Marco Mori, responsabile degli oratori bresciani
Don Marco Mori, responsabile degli oratori bresciani

Anche quest’anno 56 giovani saranno stipendiati negli oratori bresciani grazie ad un accordo tra gli Odl (Oratori diocesi lombarde) e la Regione Lombardia. Attingendo al fondo nazionale per le politiche giovanili il Pirellone ha stanziato 680 mila euro, che serviranno a sostenere ragazzi di età compresa fra i 20 e i 30 anni, in possesso del diploma di scuola media superiore, che svolgeranno la funzione di educatori professionali.

L’ORATORIO - come rileva una recente indagine che ha fotografato il mondo degli oratori lombardi - è presente in 359 parrocchie della regione, manca in 98, mentre in altre 16 non viene utilizzato anche per l’esiguità della popolazione.

Le domande inoltrate dalle parrocchie bresciane al Centro diocesano oratori diretto da don Marco Mori sono state 91; ma solo 56 sono state accettate. Ventisette di questi 56 ragazzi e ragazze già l’anno scorso avevano prestato servizio negli oratori.

«Le domande sono state inoltrate da parrocchie con oratori molto frequentati oppure da parrocchie nelle quali il sacerdote da solo non riesce a far fronte alle molte necessità educative e formative - spiega don Marco, che al progetto affida grande importanza -. Le ragazze e i ragazzi lavoreranno come educatori negli oratori d’intesa con i parroci o i curati per 48 settimane, per un totale di 625 ore annue. La loro retribuzione sarà di 400 euro netti mensili, 60 per cento a carico della Regione, 40 a carico della parrocchia».

Questi educatori, che spesso hanno già un’esperienza di collaborazione in oratorio, hanno l’obbligo di frequentare un corso di 20 ore per interiorizzare e consolidare il proprio ruolo. Non si tratta di «fare presenza» o di timbrare il cartellino: è un impegno coinvolgente, che richiede passione e dedizione, conoscenza della psicologia infantile e dell’età evolutiva. E tanta voglia di mettersi alla prova.

«NEGLI ANNI scorsi i risultati più soddisfacenti dovuti a queste presenze si sono rilevati negli oratori che hanno un vero progetto educativo all’interno del quale sono stati inserite queste persone - rivela don Mori -. I parroci e i curati che si avvalgono di queste collaborazioni sanno bene che non risolveranno i problemi formativi dell’oratorio solo perché pagano un educatore professionale. E sanno pure che l’organizzazione è un mezzo e non il fine dell’ attività formativa dell’oratorio. Io spero che gli educatori vivano pienamente il loro impegno e, in prospettiva, tra di loro possano emergere figure in grado di diventare direttori dell’oratorio, perchè il coinvolgimento dei laici anche in questo settore è fondamentale».

FRA GLI ORATORI che si avvalgono di questa opportunità spiccano: Palazzolo sull’Oglio, Capriolo, Cologne, Cellatica, Concesio, Nave, Orzinuovi, Calvisano, Palosco, Marone, Roccafranca, Chiari e Corti di Costa Volpino; in città le parrocchie di San Giovanni, San Benedetto, Villaggio Prealpino, Mompiano, Santi Nazaro e Celso.

Con il progetto «Giovani Insieme» anche gli oratori offrono un’opportunità lavorativa a giovani motivati in un settore delicato della società, quello dell’educazione e della formazione, nel solco della lunga e affermata tradizione oratoriana delle diocesi bresciana.

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